Il Sudan spera che il ritorno di Donald Trump sia positivo per porre fine alla guerra che sta lasciando il paese in una crisi senza precedenti, con circa 8,8 milioni di persone sfollate interne.
Il Sudan spera che il ritorno di Trump sia positivo
L’ambasciatore sudanese in Spagna, Maha Ayoub, ha espresso la fiducia che il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca incidere positivamente sulla situazione del Paese, immerso dall’aprile 2023 in una guerra tra i paramilitari delle Forze di supporto rapido (RSF) e l’esercito sudanese. “L’elezione di Trump creerà enormi cambiamenti a livello internazionale”, ha detto Ayoub in un incontro con i giornalisti all’Ambasciata del Sudan a Madrid. Ayoub ha poi detto di sperare che la prossima amministrazione americana abbia più interesse per ciò che sta accadendo in Sudan. L’ambasciatore ha sottolineato che “il Sudan ha espresso la sua buona volontà per raggiungere la pace in Medio Oriente”.
Ayoub ha poi chiesto alla comunità internazionale una posizione più ferma per affrontare il conflitto, che lascia già circa 8,8 milioni di persone sfollati interni e più di tre milioni di profughi. Ha quindi sottolineato che la guerra si prolunga a causa del “flusso continuo” di sostegno militare, diplomatico e logistico alla RSF, soprattutto da parte di Emirati Arabi Uniti e Ciad, e ha anche sottolineato il ruolo di Etiopia. D’altra parte, Ayoub ha escluso che sia possibile riattivare i colloqui con RSF a causa del mancato rispetto degli accordi di maggio 2023 in Jeddah. Ayoub ha evidenziato i progressi raggiunti dall’esercito nelle loro recenti offensive Ha infine denunciato gli omicidi, distruzioni e saccheggi commessi dal gruppo dall’inizio della guerra. Nelle ultime settimane, la RSF ha intensificato le sue uccisioni negli stati di Gezira e Darfur, con centinaia di civili uccisi.
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