giovedì, Aprile 25, 2024

Il sentiero di Rilke, la meraviglia del territorio duinese

Il sentiero di Rilke si trova nella Riserva Naturale di Duino, a ovest di Trieste. Un tempo, era conosciuto come Passeggiata Duinese.

Il sentiero di Rilke: a cosa si deve il suo nome?

Non è certo la prima volta che un grande poeta trova la sua ispirazione in un posto particolare della nostra bellissima Italia. Il luogo in oggetto, denominato appunto il Sentiero di Rilke, è un’area protetta, un tratto di macchia mediterranea affacciata su una scogliera calcarea. Il poeta invece è Rainer Maria Rilke, vissuto tra il 1875 e il 1926. Egli era ospite al Castello di Duino, di proprietà dei principi Von Thurn und Taxis, nel 1911 e 1912. E pare che proprio su questa passeggiata, tra Duino e Sistiana, con la bora che soffiava abbia avuto l’ispirazione per i primi versi delle Elegie Duinesi, completata nel 1922.

Rilke e le sue opere: un autore non per tutti

L’opera di Rainer Maria Rilke è particolarmente simbolica, e per questo non di facile comprensione. Forti sono i temi della religiosità, influenzato dal clima dell’Ottocento e Novecento: ma i frequenti viaggi e i contatti con Lev Tolstoj, ormai anziano, modificarono un po’ la sua percezione. Un’analogia con un altro autore, Franz Kafka, è la figura dell’uomo senza casa, privo quindi di appoggi solidi e che soffre molto di questo. A partire dai primi del Novecento, invece, dopo un viaggio a Parigi Rilke rimase colpito dall’arte e della scultura. Il risultato fu un altro cambiamento nelle sue opere, che presero un tono più simbolico e filosofico. Ricordiamo a tal proposito i Sonetti a Orfeo o I quaderni di Malte Laurids Brigge.

Duino e il suo Castello

Il Castello di Duino merita un suo discorso a parte. Voluto dalla famiglia sveva del Walsee, risale al XIV secolo. Entrò nei domini dei Thurn und Taxis alla fine dell’Ottocento, ma nel 1917 una parte venne bombardata. Ricostruito negli anni Venti, fu utilizzato dai tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Ad oggi la maggior parte del palazzo è visitabile, compreso il grande giardino e i sotterranei, che ospitano un piccolo museo con le testimonianze della guerra. Dal castello, verso ovest, si possono scorgere le rovine di un precedente castello, ormai preda della macchia mediterranea che lo circonda. Sorretto da una rupe, sotto questa si può intravedere una roccia denominata “Dama Bianca”, per la sua somiglianza con la figura di una donna velata.

Flora e fauna locali

Tra gli animali presenti in quest’area protetta sono degni di menzione i rettili. Tra questi possiamo ammirarne alcuni di provenienza balcanica: l’Algiroide Magnifico (Algyroides Magnificus) e il Serpente Gatto (Telescopus Fallax), rispettivamente una lucertola ed un piccolo serpente. Quest’ultimo può confondere l’osservatore, in quanto il taglio della sua pupilla lo rende simile alla vipera dal corno. Pur se anch’essa è presente sul territorio, però, è molto più rara. Il Serpente Gatto possiede parimenti denti veleniferi, ma la sua bocca è troppo piccola e non può nuocere all’uomo. Le lucertole algiroidi possono essere viste sulla scogliera, soprattutto in primavera: quanto al serpente gatto ha abitudini notturne, ed è quindi più difficile vederlo. Se volete tentare, però, potrete cercarlo d’estate, dopo il tramonto, in mezzo alle pietraie.

Visitare Duino e Trieste

Spostandosi nel sentiero verso Sestiana, si giunge alla Riserva di Miramare. Anche questa è un’Area Marina protetta, e anche qui possiamo ammirare un castello ottocentesco cinto da un grande giardino. Da qui possiamo giungere al centro di Trieste, dominato dalla torre campanaria della Cattedrale di San Giusto, sul colle che porta lo stesso nome. Questa cattedrale è nata in seguito alla conversione di due basiliche parallele, risalenti all’Alto Medioevo e che contengono preziosi mosaici bizantini. Lungo le Rive, poi, si può vedere la Piazza Unità d’Italia e edifici neoclassici che si possono ricondurre all’epoca dell’imperatrice Maria Teresa e di suo figlio, Giuseppe II. Degna di nota è anche la Grotta Gigante, nell’altopiano carsico a nord della città.

Il poeta Rilke e la bellezza delle parole

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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