venerdì, Marzo 29, 2024

Il Santo Padre iconoclasta per necessità e paura

Ma che succede al Santo Padre iconoclasta, non crede più nella divina protezione? Oppure un corvo nero vestito da gesuita assilla i suoi pensieri e turba la sua fede? Ricordo che l’estensione della divina protezione è rivolta anche verso gli uomini di buona volontà. Mai, secondo le promesse divine, è donata solo ad Angeli ed Arcangeli.

Il Santo Padre iconoclasta: la fede è meno forte del Covid?

Che non sia fatto mai un atto così poco riguardoso verso i servi di Dio. Ma allora perché continuate a non essere più in prima fila? Una volta gli uomini di Dio combattevano cose peggiori del Covid: Lebbra, peste, tubercolosi. Questo quando gli ospedali erano baracche, tende, semplici case accoglienza o la dimora degli unici figli di Dio: i frati. Voi ben vestiti uomini di stato, fate si che i vostri amati diocesani e gesuiti siano ben nascosti tra le braccia di casa. Ma dunque: quando avete deciso che la Madonna non vi protegge più? Continuo a pensare ai frati del medioevo: francescani, benedettini, cistercensi, certosini, antoniani, per non parlare degli ospedalieri.

La grande fuga

È già la terza volta, che durante questa pseudo pandemia, l’ordine ecclesiastico si ritira nelle segrete stanze. Questa volta, venerabilissimo Santo Padre, a farne le spese è la Madonna: cosa che avrebbe fatto rabbrividire Giovanni Paolo II. Si perché il suo collega di trono arrivò quasi in fin di vita a celebrare l’otto dicembre. Ma non come atto simbolico verso i fedeli, ma come atto di totale e sublime certezza della benedizione divina. Forse il Santo Padre non crede più nel finto dogma che innalza Maria agli onori miracolosi della sua protezione? Non mi dirà che in tempo di pandemia l’iconoclastia ha preso il sopravvento anche nei cuori più orsuti? Forse è così.

Il Santo Padre iconoclasta ridisegnato dalla storia

Adunche al tempo di Costantino imperatore et di Silvestro papa sormontò su la fede christiana. Ebbe la ydolatria grandissima persecuzione in modo tale, tutte le statue et le picture furon disfatte et lacerate di tanta nobiltà et anticha et perfetta dignità. Et per leuare uia ogni anticho costume di ydolatria costruirono i templi tutti essere bianchi. Finita che fu l’arte stettero e templi bianchi circa d’anni DC”. Così ci narrò Lorenzo Ghiberti nei Commentarî 1447.

L’otto dicembre non è più sotto la protezione mariana?


Questa volta il Santo Padre iconoclasta non sarà in piazza di Spagna per l’otto dicembre: niente atto di venerazione dell’Immacolata. La notizia è passata un po’ in sordina, mentre il Vaticano ha affidato il tutto alla più classica delle note stampa. E come sappiamo oramai non soggetta a controllo papalino. La Chiesa cattolica, per via del Virus più gettonato dai media è costretta a cambiamenti. Ovviamente questi cambiamenti riguardano la tutela del clero, perché se parliamo di cambiamenti di ordine sistemico niente da fare. Già perché se dobbiamo far sposare i preti, i gay o riconoscere il vero ruolo della donna nella chiesa, il cambiamento non è possibile. Certo, perché a seconda delle esigenze della Congregazione per la dottrina della fede, qualcosa può essere modificato: persino abbattere un dogma.

L’iconoclastia abbatte i dogmi

Dogma numero 14. “Credo nello Spirito Santo, Che è Signore e da la vita: La terza divina persona della Santissima Trinità. Allo Spirito Santo è attribuita l’opera della santificazione. Lo Spirito Santo dà la vita spirituale o la vita di Dio mediante la Grazia attraverso i sacramenti. Per l’inizio della fede e della salvezza, è assolutamente necessaria la grazia soprannaturale. La grazia santificante santifica l’anima. La grazia santificante trasforma il giusto in amico di Dio”. l’Ecclesia sta rinunciando al suo ruolo guida, soprattutto durante il pericolo, dove invece dovrebbe essere eccelsa nella fede. La Pasqua scorsa ce la ricordiamo tutti come: l’inizio della fine della fede cattolica. Santo Padre, ora però l’aria è diversa: la base cattolica francese, tedesca e la progressista romana, non sembrano più disposte ad assecondare le decisioni del Sacro piede. Secondo questa base rivoltosa, tali atteggiamenti minerebbero la libertà di culto. E le funzioni religiose restano pur sempre “emergenze spirituali“.

Chiudo dicendo che dall’ex Santa sede hanno dichiarato: “Non è stato il Papa a decidere: sono il Covid-19 e gli assembramenti ad aver deciso”.


Redde rationem per la Chiesa cattolica e apostolica


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