venerdì, Aprile 19, 2024

Il salone del libro meglio a Torino o a Milano?

Premetto che la mia esperienza con il Salone del Libro è da editore. Anzi, da piccolo editore indipendente quale ero nel 2011 quando presi l’iniziativa di acquistare un piccolo stand nella manifestazione più richiesta dagli autori che avevo in catalogo.
C’era uno spazio chiamato “L’incubatore”, o qualcosa del genere, dove venivano inseriti i piccoli editori indipendenti che partecipavano per la prima volta al Salone del Libro. Eravamo messi in uno spazio lontano dalla grande massa di editori “grandi”. Lontanissimi da quegli stand che attiravano tanta gente, un po’ per nome un po’ per dimensioni. Avevamo stand minuscoli, pagati carissimi, in una zona del salone che per farci arrivare qualcuno dovevamo fargli avere una cartina, o andare a prenderli all’ingresso.
Pochissimi biglietti omaggio, e praticamente nulli i pass. Solo per chi era effettivamente allo stand, 3 forse 4 pass.
Sono stati giorni pieni e divertenti. Molte soddisfazioni ma anche frustranti nel vedere che noi piccoli editori eravamo praticamente ignorati dal pubblico. Venivano fino da noi quelli invitati da noi, parenti e amici dei nostri autori, pochissimi passanti.
Era Torino. Era bello la sera farsi un aperitivo in centro, una passeggiata dove la storia d’Italia si sente bene, ovunque.
Ora, dicono che si farò a Milano. Perché i grandi editori vogliono così. C’è chi è contro e chi è pro. Io sono a metà. Non credo che spostare il Salone del Libro sia una cosa assurda. Si perderà un pochino l’abitudine, ma se ne prenderanno di nuove. Certo Rho fiera non è proprio a due passi dal centro di Milano, mentre dal Salone di Torino si arrivava abbastanza velocemente in tram in centro. Però è comunque una location nata per fare fiere. E magari, essendo Milano più centrale anche nei trasporti, può convogliare più gente.
Leggevo in Facebook Paolo Roversi che parlava di una “ricetta” per rilanciare il salone: ingresso gratuito e sconti sui libri. Concordo in pieno. Far pagare il biglietto di ingresso disincentiva l’acquisto poi, almeno in parte. Si potrebbe pensare a far regalo a chi spende tanti soldi per uno stand nel Salone di tanti biglietti elettronici da poter inviare ai propri lettori con uno sconto allegato da poter spendere allo stand della casa editrice.
Questo si può fare a Torino come a Milano. Magari anche qualche convenzione con hotel e trasporti, che per quel che mi ricordo avevano inciso tantissimo sulla spesa totale.

Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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