venerdì, Aprile 19, 2024

Il problema del ticket sanitario

Il Cdm del 01/10/2019, licenziando il NaDef, avrebbe evitato l’aumento dell’IVA, poi avrebbe deciso di iniziare una revisione del cuneo fiscale che significa oggi pochi euro in più nella busta paga dei lavoratori.  Avrebbero deciso di mettere 2 mld in più per la sanità nel 2020 rispetto al 2019. Quindi l’ultimo proclama del Ministro Roberto Speranza, postato su Facebook è: «basta tagli e più risorse per il SSN».

Il Ministro ieri (01/10/2019) ha affrontato la questione del superticket, un tributo di 10 euro che secondo il Ministro non consente a molti cittadini di accedere al Ssn. Il Ministro ieri ha ribadito per iscritto quanto dichiarato a voce fin dal giorno della sua nomina, che il superticket è sbagliato, produce discriminazioni, produce disuguaglianze e quindi deve essere superato. In Ministro si impegna ad eliminarlo nel più breve tempo possibile. Per attuare questo progetto ha deciso di collegare alla Legge di Bilancio un ddl di riordino della materia dei ticket. Il nuovo ticket sarà concepito, sempre secondo il Ministro, con un criterio di progressività, che rispolverando un vecchio adagio marxista, che recita così:« chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno».

L’abolizione del super ticket

Il Ministro Speranza non è un Medico e lo si capisce subito dalle sue dichiarazioni ideologiche. Purtroppo si ammalano tutti, sia i poveri ma anche i ricchi. Questo Sistema Sanitario Nazionale (SSN) istituito 23 dicembre 1978, con la legge n. 833 che abrogava il sistema mutualistico. La finalità di questo SSN era quello di garantire a tutti l’accesso alle cure. Il SSN è finanziato dallo Stato attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette, percepite dalle aziende sanitarie locali attraverso ticket sanitari (cioè delle quote con cui l’assistito contribuisce alle spese) e prestazioni a pagamento. Vorrei che il Ministro avesse chiaro che il SSN è pagato solo dai lavoratori dipendenti perché questa categoria paga sicuramente le tasse. Ad oggi a questi lavoratori viene chiesto un ulteriore contributo attraverso il ticket. Gli stipendi corrisposti ai dipendenti pubblici dipendono quindi dal ruolo svolto e dalla funzione, quindi in parole più semplici dalla responsabilità del ruolo. Ora chi ha uno stipendio medio-alto, farebbe bene il Ministro Speranza ad indicare la cifra stipendiali a cui si riferisce per stipendio medio e per stipendio alto, perché il dipendente dopo aver contribuito sicuramente al SSN, se ha uno stipendio medio-alto, dovrà continuare a pagare il ticket, che fino ad oggi ha pagato.

Se il Ministro vuole lasciare il segno nel Ministero che occupa metta mano al SSN, dia il giusto ruolo al Medico e al personale Infermieristico, piuttosto che far riferimento ad iniziative che non hanno più motivo di essere rispolverate, se è vero che questo governo vuole rilanciare la classe media italiana.

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