Il primato del semaforo elettrico nella storia va a Cleveland, in Ohio, dove questo primo esemplare regolava il traffico all’incrocio tra la East 105th Street e la Euclid Avenue ed era azionato a distanza da un poliziotto in una cabina di comando. Progettato da James Hoge, fu messo in funzione il 5 agosto del lontano 1914.
Un paio di anni prima però un comandante della divisione traffico della polizia di Salt Lake City nello Utah, Lester Wire, aveva già avuto l’idea di installare presso il caotico incrocio che doveva regolare un sistema formato da una scatola di legno con due lampade.

Stop and go
Molti anni prima ancora -nel 1868- un gestore ferroviario britannico, John Peake Knight ebbe l’idea di utilizzare un segnale derivato da quelli ferroviari per regolare il traffico di carrozze e pedoni, a Londra: costituito da una lanterna a gas, che ruotava alternando il segnale “stop” e “go” e, di notte, una luce rossa ad una verde. Tre settimane dopo però esplose, ferendo agli occhi il poliziotto che si occupava di avviarla. Vista la pericolosità, questo prototipo di semaforo fu ritirato.
Il semaforo a tre tempi
Il primo semaforo elettrico aveva solo la luce verde e quella rossa: bisognerà attendere dopo il 1922 per vedere un semaforo tricolore, a New York.

Qualche anno più tardi, infatti, Garrett Augustus Morgan, inventore afroamericano, brevetterà il cosiddetto sistema “a tre tempi”, aggiungendo la luce gialla alle due originarie, vendendo successivamente il brevetto alla General Elettric.

Quello di Garret non si trattava però del primo semaforo di questo tipo: un sistema a tre luci era già stato inventato nel 1920 da William Potts.
Il primo in Italia
Già nel modello a tre colori, il primo semaforo in Italia venne inaugurato il primo aprile del 1925, tra piazza Duomo, via Orefici e via Torino, a Milano. Nonostante la data, non si trattava di uno scherzo. Comandato manualmente da un vigile e funzionava tutti i giorni dalle 15.15 alle 19.15.
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