venerdì, Aprile 19, 2024

Il primo ministro etiope esclude guerriglia nel Tigray

Il primo ministro etiope Abiy Ahmed esclude la possibilità di guerriglia nel Tigray. Nonostante le rassicurazioni di Addis Abeba, la situazione nella regione rimane difficile. Secondo alcune fonti sarebbero in atto scontri nei di dintorni di Makalle. Nei giorni scorsi, inoltre, soldati etiopi avrebbero negato al personale dell’Onu l’accesso a un campo profughi .

Cos’ha detto il primo ministro etiope?

Il primo ministro etiope ha parlato degli sviluppi della guerra del Tigray. Molti osservatori avevano avvertito del rischio che il conflitto avrebbe potuto tramutarsi in guerriglia. Lo scorso 28 novembre Addis Abeba aveva annunciato la conquista di Makalle. Abiy Ahmed, dopo poche ore, aveva dichiarato la fine del conflitto. Tuttavia, secondo fonti locali, il TPLF continuerebbe a combattere. Grazie alla natura montuosa della regione, molti ribelli avrebbero trovato un rifugio sicuro dai soldati federali. Questi potrebbero, a breve, dare vita a una guerriglia che potrebbe protrarre il conflitto. Abiy Ahmed su questa ipotesi ha dichiarato: “I Criminali del TPLF sono sconfitti. Sono allo sbando e non riusciranno ad organizzare un’insurrezione”

La situazione nel Tigray

Le dichiarazioni di Abiy Ahmed si scontrano con l’attuale situazione nella regione tigrina. Il perdurante blocco delle telecomunicazioni nel Tigray non permette una precisa valutazione della situazione. I ribelli del TPLF sostengono di essere tuttora impegnati in combattimenti nell’area di Makalle. Ciò mette in dubbio le dichiarazioni del premier etiope. La scarsa disponibilità di Addis Abeba a fornire dettagli dell’attuale situazione mette in dubbio le dichiarazioni del primo ministro. Secondo le testimonianze di alcuni rifugiati tigrini in Sudan, i combattimenti starebbero continuando in gran parte della regione.

Inviati Onu aggrediti in campo profughi

Soldati etiopi avrebbero bloccato l’accesso a un campo profughi a funzionari dell’Onu. A riferirlo è l’agenzia di stampa Reuters. La delegazione stava per entrate in un campo profughi etiope che ospita rifugiati eritrei. Secondo le informazioni raccolte da Reuters l’esercito di Addis Abeba avrebbe bloccato il personale diplomatico con minacce e violenze. Il governo di Abiy Ahmed, il TPLF e le stesse nazioni unite non hanno rilasciato dichiarazioni sul caso.

Il capo del governo etiope dice la verità?

Nonostante le dichiarazioni del capo del governo etiope, non abbiamo dati certi sull’attuale situazione del Tigray. Abiy Ahmed, frettolosamente, ha dichiarato la vittoria dello stato etiope contro il TPLF. Ma qual è la reale situazione? I profughi tigrini in Sudan raccontano che, nonostante le dichiarazioni del presidente, la guerra sta continuando. Gli sfollati raccontano che i militari federali stanno minacciando i cittadini del Tigray. Questi sarebbero costretti a fuggire per evitare rappresaglie da parte delle forze governative.

I campi profughi del Tigray

Preoccupa inoltre la situazione dei profughi eritrei. Quasi 100.000 sfollati sono accolti nei campi profughi tigrini. Le organizzazioni internazionali denunciano la mancanza di cibo e di risorse per i rifugiati eritrei. Secondo fonti della Croce Rossa, il conflitto tigrino ha rallentato l’arrivo di cibo e medicinali nei campi. Nei giorni scorsi, il governo etiope ha autorizzato l’ONU e la Croce Rossa a fornire assistenza nel Tigray. Nonostante questo, l’UNHCR continua a rilevare difficoltà nel raggiungere le zone di guerra. I profughi che hanno raggiunto il Sudan, sostengono che i militari etiopi stiano perseguitando i tigrini. Soldati federali, infatti, da giorni starebbero saccheggiando abitazioni e negozi della regione. Questo costringe i tigrini, rimasti senza casa e risorse, a superare il confine raggiungendo il Sudan.

Le dichiarazioni del primo ministro etiope, secondo le testimonianze dei profughi, si scontrano con la realtà. I rifugiati tigrini raccontano una situazione diversa rispetto a quanto sostenuto dal governo etiope. Il conflitto continua e gli episodi di guerriglia in atto nel Tigray potrebbero durare a lungo. Secondo gli analisti, ciò potrebbe portare all’estensione del conflitto in altri stati del corno d’Africa.


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