Forse non tutti e tutte sanno che il primo giorno dell’anno è la data nella quale un terzo della popolazione mondiale compie gli anni.
Questo fenomeno non è dovuto a strane congiunzioni astrali che convergono le gravidanze tutte nello stesso periodo, ma é legato ad una situazione ben più reale, la mancanza di anagrafi e della prassi di registrazione dei neonati in molti paesi in via di sviluppo (PVS). Questo comporta l’adozione di una data convenzionale di nascita, l’1 gennaio, da poter indicare sui documenti.
Anche in caso di migrazione in Italia, ad esempio, sui documenti di una persona non registrata negli uffici anagrafici (se esistenti) verrà indicata come nascita il primo giorno dell’anno.
É del 2013 il documento UNICEF intitolato “Every child’s birth right: inequities and trends in birth registration” che mira a sensibilizzare e a informare sul tema poco conosciuto della mancanza di registrazione dei e delle nuove nate principalmente in Asia e Africa. Non registrare equivale a non attribuire un’identità univoca, portando problemi nell’accesso a scuola, ai servizi sanitari e alla sicurezza sociale.
Secondo il report UNICEF i paesi del mondo con una peggiore situazione riguardante la registrazione alla nascita sono Somalia (solo il 3% di bambini e bambine registrate), Liberia (con il 4%), Etiopia (7%), Zambia (14%), Ciad (16%), Tanzania (16%), Yemen (17%), Guinea (24%), Pakistan (27%) e Repubblica Democratica del Congo (28%).
Spesso l’accesso ai servizi demografici dipende in questi paesi dalla classe sociale delle famiglie e dalla zona (rurale o cittadina) nella quale le famiglie risiedono. Difficile è per le famiglie nelle zone contadine poter registrare con facilitá i figli e le figlie.
In realtà chi non viene registrato non è totalmente sprovvisto di riferimenti rispetto alla sua nascita. Ancora oggi, come avveniva in passato anche in Europa e negli Stati Uniti prima dell’introduzione dei servizi anagrafici, le persone riconducevano il giorno nel quale nacquero ad avvenimenti naturali (es. alluvioni) o sociali (es. rivoluzioni) avvenuti in prossimità di quella data.