Il primo anello di Nettuno veniva scoperto dalla sonda spaziale Voyager 2 il 22 agosto 1989.
Vediamo ora in dettaglio alcune informazioni in più riguardanti la struttura degli anelli di Nettuno e del pianeta stesso.
Il primo anello di Nettuno: la struttura degli anelli
Gli anelli di Nettuno sono molto sottili e presentano delle interruzioni che ne hanno reso difficile lo studio da Terra. All’inizio, le osservazioni mediante telescopi a Terra basate sulla tecnica delle occultazioni stellari, indicarono che attorno a Nettuno vi erano degli archi (la differenza tra archi ed anelli consiste nel fatto che i primi lasciano passare dal 90 al 96% della radiazione incidente mentre i secondi dal 98 al 99%). Questa tesi, però, richiedeva la presenza di sei satelliti pastori. Si tratta di satelliti naturali che, con la loro particolare orbita in prossimità di un anello planetario, contribuiscono a mantenerlo stabile pur modificandone la forma e l’estensione attraverso meccanismi di interazione gravitazionale.
La Voyager 2, che scoprì il primo anello di Nettuno, ha messo in evidenza anche il numero e la struttura degli anelli. I rilievi della sonda suggeriscono l’esistenza di un disco di polveri che riempiono tutto il sistema nettuniano.
Gli anelli giacciono nel piano equatoriale di Nettuno e sono immersi all’interno della magnetosfera del pianeta. Nel loro moto continuo attraverso la magnetosfera gli anelli (ma anche i satelliti) modificano continuamente quest’ultima.
Il primo anello di Nettuno: le caratteristiche del pianeta
Nettuno è l’ottavo e più lontano pianeta del Sistema solare partendo dal Sole. Si tratta del quarto più grande, ha 17 volte la massa della Terra ed è leggermente più massiccio del suo quasi-gemello Urano. Il nome del pianeta è dedicato al dio romano del mare.
Johann Gottfried Galle e un suo assistente lo scoprirono la sera del 23 settembre 1846 con il telescopio dell’Osservatorio astronomico di Berlino. Si tratta del primo pianeta che sia stato trovato tramite calcoli matematici più che attraverso regolari osservazioni. I cambiamenti insoliti osservati nell’orbita di Urano indussero gli astronomi a credere che vi fosse, all’esterno, un pianeta sconosciuto che ne perturbava l’orbita. É stata poi la Voyager 2, di cui si è già parlato, l’unica sonda spaziale ad aver mai visitato il pianeta.
Infine, gli studiosi hanno osservato come Nettuno possieda i venti più forti di ogni altro pianeta nel Sistema Solare. Le raffiche, infatti, superano la velocità di 2 100 km/h.
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