BMW vuole andare oltre la crisi, e si mette al lavoro per decidere cosa fare. Nicolas Peter, responsabile dell’area Finanza della casa bavarese, illustra in un’intervista all’agenzia Reuters quali sono le mosse che il produttore intende fare per archiviare il momento negativo, di cui la pandemia ha avuto un’incidenza elevata. L’obiettivo finale è quello di tornare ad un margine operativo del 10%. “E’ un obiettivo che guardiamo sistematicamente nel breve periodo“, ha dichiarato a proposito Peter.
Se tutto va bene, la BMW dovrebbe essere in grado di raggiungere un margine operativo del 10%, migliore del 2019 che si attestava appena sotto il 9%. La casa punta a superare il contraccolpo del lockdown entro febbraio, in modo da poter chiudere il primo trimestre del 2021 con dati di bilancio accettabili.
Qual è il piano BMW per uscire dalla crisi economica?
Il punto fermo del rilancio passa naturalmente dall’elettrico, ormai indispensabile anche per ragioni politiche. Peter però riconosce che le vetture a zero emissioni hanno una redditività minore rispetto alle vetture termiche, a causa dei costi di sviluppo, spesso esagerati, della batteria. “gli investimenti sono molto importanti“, afferma. “Dobbiamo trovare i modi di arrivare a un diverso livello di costo, soprattutto sulle celle e le batterie“. Per raggiungere questo obiettivo, molti concorrenti hanno optato per fusioni e alleanza strategiche, cosa che BMW non vuole prendere in considerazione. “possiamo farcela da soli“, ribadisce Peter.
Il futuro di BMW passerà per tre grandi obiettivi
La razionalizzazione dell’offerta
Un altro punto su cui Peter si è voluto soffermare è quello della riduzione della gamma. Uno dei problemi che i costruttori di oggi si trovano ad affrontare è quello di una scelta di modelli fin troppo ampia, che aumenta i costi e disperde la clientela. Nel prossimo futuro la BMW affronterà un processo di razionalizzazione, che seguirà diversi step. Alcune varianti di modelli usciranno di produzione, i processi produttivi saranno selezionati in base alla loro efficienza. La riduzione riguarderà anche la gamma dei motori termici, per le quali si avranno meno opzioni disponibili.
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