sabato, Aprile 20, 2024

Il numero del diavolo: 666 – perchè?

Il numero del diavolo è 666 cripticamente indicato come il ‘numero della Bestia‘ o come il numero di Satana in persona. Il collegamento con il numero del male 666 associato a Satana, lo si può riscontrare nel Nuovo Testamento di S.Giovanni nel paragrafo dell’Apocalisse.

Paragrafo 13- versetto 18:«Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché è numero d’uomo: e il suo numero è 666».

Il numero del diavolo e l’alfabeto ebraico

Questo passaggio è stato a lungo associato a Satana, tanto da essere conosciuto come il “numero del Diavolo”. I ricercatori però hanno dichiarato che il vero significato di questa cifra può essere meno evidente. 

Chi leggeva gli scritti apocalittici – attribuiti a Giovanni Apostolo – avrebbe immediatamente riconosciuto il riferimento alla “Bestia”, e la sua associazione con i numeri. Quindi, la semplice menzione di una Bestia, evocherebbe – nel contesto dell’epoca – l’Impero Romano che la occupava.

Tuttavia, era evidente che non c’erano 666 imperi romani. Molte teorie, pertanto, associano questo numero all’ alfabeto ebraico, con un sistema chiamato Gematria. Traducendo l’ortografia ebraica, escono le parole Neron Qesar, (Nerone Cesare), l’imperatore romano, noto per la violenza e la persecuzione dei cristiani.

Il numero del diavolo e S. Ireneo di Lione

Scartando l’ipotesi della gematria, il numero 666 viene affibbiato ad un simbolo maligno grazie sopratutto all’influenza di S. Ireneo di Lione, il padre della chiesa moderna.

S. Ireneo amante dei numeri e dei simboli sosteneva che nella Bibbia il numero 7 era indicato sempre come un numero di perfezione. Il mondo fu creato in sette giorni, sette sono i doni dello Spirito Santo, sette sono gli arcangeli,7 sono i sacramenti cristiani, ecc ecc..

Il numero 6 quindi era un numero al di sotto della perfezione, un numero impuro, un numero che non rispecchiava il volere di Dio. Il 6 era il numero che più si avvicinava alla perfezione senza mai raggiungerlo. Ecco perché San Ireneo pensò al numero 6, ripetuto per tre volte 6-6-6 come un numero perfido, quasi come se volesse sfidare la potenza di Dio.Fu allora che si decise di battezzare il numero dell’Anticristo o numero del demonio con il simbolo numerologico 666. 

Sin dalla nascita del cristianesimo il numero 666 ha sempre evocato il male, o meglio sin dalla nascita della chiesa cristiana avvenuta a Nicea nel 324 d.C., poiché in effetti in tutti gli scritti antecedenti non vi è nessun riferimento a questo numero.

Ireneo (il creatore della chiesa Cristiana), ha mistificato il riferimento gematrico perché era un indizio troppo compromettente per la predicazione cristiana. Attribuendo ad ogni lettera un valore (in base a determinate tavole), è possibile scomporre la somma e ricavare la parola o il nome nascosto.

Questo tipo di enigmi erano abbastanza comuni, ma sufficientemente sicuri per i non addetti ai lavori. Quindi il numero d’uomo che identificava il Paraclito (ovvero lo Spirito Santo o avvocato difensore dell’uomo, 616), sarebbe stato sostituiti da Ireneo con il 666 (che indicava Nerone).

Interpretazioni possibili

Engels afferma inoltre che il numero 666 è sbagliato! Il numero corretto sarebbe 616. Anche William Blake in molti suoi scritti sosteneva che originariamente nessuno identificava il numero 666 con il numero del male. Finanche i seguaci di Gesù identificavano invece il numero 616 come l’origine del male.

Friedrich Engels, negli Scritti sulla Religione, sin dalla fine dell’800, sostiene che il Libro dell’Apocalisse altro non sarebbe che uno scritto politico anti-romano. Infatti dato che ad ogni lettera dell’alfabeto ebraico corrisponde un numero; il “numero della Bestia” si riferirebbe o a Nerone o a Caligola, persecutori dei primi cristiani, e non ad un mostro malefico.

Qual è il vero numero del diavolo?

Nel 2005, una nuova traduzione di un papiro datato circa 275 d.C. recuperato nella discarica di Ossirinco in Egitto, riporta il numero 616 anziché 666. Il papiro in questione detto ‘Papiro 115’ rappresenta la più antica copia conosciuta del libro della Rivelazione. A decifrarlo è stata un’équipe dell’Università di Birmingham guidata dal professor David Parker.

Un altro documento, il “Codice 2344”, riporta un’altra versione del Numero della Bestia, il 665. Si tratta di un codice dell’XI secolo, relativamente recente rispetto ai primi e quindi sicuramente poco attendibile e per questo scartato da tutti gli studiosi.

In ogni caso sin dalla notte dei tempi questo numero è sempre stato: evitato, temuto a volte invocato.

Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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