venerdì, Marzo 29, 2024

Il naufragio della London Valour davanti a Genova

Quel 9 aprile 1970 il mercantile London Valour, battente bandiera britannica, si inabissò nelle acque antistanti Genova.

La concomitanza di eventi catastrofici purtroppo causò questa tragedia del mare.

Innanzitutto, la forte mareggiata, favorita da condizioni meteo estreme, fu la principale causa.

Il fatto

Il cargo britannico, in rada in attesa di ottenere l’autorizzazione all’ingresso nel porto di Genova, era in balìa della mareggiata.

Forse non ci si aspettava un evento naturale di quelle dimensioni, ad inizio aprile e nel Mediterraneo.

Ma purtroppo le profondità marine in quest’area rendono sovente il mare insidioso.

Il mare mosso e il forte vento scaraventarono la London Valour contro gli scogli della diga frangiflutti a pochi metri dall’entrata in porto.

Nel grave fatto persero la vita 20 persone dell’equipaggio, per lo più di nazionalità indiana e filippina.

La tragedia

Tragedia su tragedia: il cargo trasportava cromo, materiale molto pericoloso.

Proprio quella mattina il comandante aveva ordinato lo smontaggio dei propulsori per revisionarli.

Questa decisione fu fatale per le sorti della nave quando, alzatasi una libecciata molto forte, non riuscì ad opporre resistenza.

Le conseguenze

Inquadrata subito la gravità della situazione, intervennero i rimorchiatori, mezzi della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco sul posto.

Quando alle 14,45 la poppa della nave si scagliò contro gli scogli, si cercò di creare un varco per mettere in salvo l’equipaggio stendendo sopra un telo di nylon.

Ma, purtroppo, all’improvviso il cargo si spezzò in due tronconi causando nell’immediato tutte le morti cui si accennava prima.

Il soccorso

Degno di nota il soccorso da parte dei piloti della Capitaneria di Porto, capitanati dal tenente di vascello Giuseppe Telmon.

Per il loro gesto eroico furono insigniti della Medaglia al Valore di Marina.

Non di minor valore eroico fu l’intervento del Comandante dei Vigili del Fuoco di Genova Rinaldo Enrico che, a bordo del suo elicottero “libellula” tentò, anche se invano, di lanciare ai naufraghi ciambelle di salvataggio.

Purtroppo fu una giornata terribile, che ancora oggi i vecchi genovesi ricordano per aver assistito inermi a una simile tragedia.

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