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Il Moulin Rouge apre a Parigi il 6 ottobre 1889

Il 6 ottobre 1889 apre i battenti a Parigi il Moulin Rouge, situato nel famoso quartiere a luci rosse di Pigalle, vicino a Montmartre.

Il suo successo fu enorme ed immediato, anche per il vasto repertorio di danze e spettacoli, tra cui non si può non menzionare il tanto rivoluzionario quanto scandaloso (per quei tempi!) can-can.

Storia del Moulin Rouge

La sede originaria del teatro bruciò nel 1915; era stata fondata nel 1889 da Charles Zidler e da Joseph Oller, che era anche proprietario dell’Olympia, sempre a Parigi.

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Il vecchio Moulin Rouge prima dell’incendio che lo colpì nel 1915

Situato nei pressi di Montmartre nel quartiere di Pigalle su Boulevard de Clichy, il locale divenne presto celebre per la presenza di un mulino a vento rosso sul proprio tetto, da cui deriva il nome.

Il can-can

Qui è nato il can-can che proprio qui ha avuto la propria evoluzione: da seducente danza delle cortigiane per intrattenere i clienti a vera e propria forma di spettacolo che ben presto ha intrattenuto tutti i cabaret europei.

Particolarmente famosa è la versione musicata da Jacques Offenbach per il Galop infernal del suo Orfeo all’inferno, ancora oggi la più nota.

Queste esibizioni di danza erano assolutamente rivoluzionarie per l’epoca al punto tale che questi balli ritenuti licenziosi dall’opinione pubblica: il Moulin Rouge era bollato come un locale di infimo ordine frequentato da donne di malaffare e da perdigiorno.

Tali considerazioni accesero ancora di più i riflettori sul Moulin Rouge, aumentando la curiosità dei numerosi visitatori in continuo aumento.

Il Moulin Rouge

Nacque sull’onda del successo del Moulin de la Galette, un ristorante danzante ricavato nel 1870 dentro un vecchio mulino a vento nella parte alta di Montmartre.

Montmartre era un quartiere periferico, abitato da artisti e personaggi in cerca di ispirazione e divertimento.

L’idea di Ziedler e Oller era quella di dare vita a un cabaret in stile Moulin de la Galette a Pigalle e di costruirvi sopra un mulino, data la mancanza di mulini a vento in quella zona; la scelta del colore ricadde sul rosso perché risaltasse.

Il mulino divenne il simbolo del locale.

La volontà era quella di riqualificare l’area, attirando cittadini benestanti e facendoli investire in quel quartiere; solo così differenti ceti sociali potevano mescolarsi.

Erano gli anni sereni e spensierati della Bella Epoque, periodo di rinnovato splendore dopo i difficili anni della Guerra franco-prussiana.

Henri de Toulouse-Lautrec 

Ballo al Moulin Rouge, dipinto di Henri de Toulouse-Lautrec del 1889-90

Ebbe un ritrattista d’eccezione: Henri de Toulouse-Lautrec.

Lautrec fin dalla sua apertura fu uno dei più assidui artisti frequentatori del locale; rappresentò molte scene di vita del Moulin Rouge, contribuendo ampiamente alla creazione del suo mito e della sua fama.

Scandali e fama

Il 16 ottobre 1890 venne in visita il futuro re d’Inghilterra Edoardo VII che prenotò un tavolo per vedere il can-can, la cui fama aveva oltrepassato già la Manica.

Nel 1893 venne qui messa in scena un’edizione del Bal des Quat’z’Arts, grande scandalo per l’epoca per la processione di una Cleopatra nuda circondata da altre donne completamente nude.

Il 12 novembre 1897 il Moulin Rouge chiuse i battenti per un giorno intero per la prima volta dalla sua apertura in occasione della morte del direttore e co-fondatore, Charles Zidler.

Nel 1900 in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi spettatori da ogni parte del mondo affollarono il locale: nacquero così locali analoghi in tantissime altre nazioni.

L’operetta al Moulin Rouge

Il repertorio subì dei cambiamenti nei primi anni del XX secolo: si diede più spazio all’operetta.

Dal 29 novembre 1902 al gennaio del 1903 il locale rimase chiuso per dei lavori di ristrutturazione ad opera di Ã‰douard Niermans, uno degli architetti parigini più noti della Belle Époque, progettista tra l’altro de le Folies Bergère); ben presto divenne uno dei templi internazionali per l’operetta.

Mistinguett

Il 29 luglio 1907 vi fu la prima apparizione pubblica di Mistinguett sul palco del Moulin-Rouge nello spettacolo “La Revue de la Femme“, oggi considerata la più famosa vedette del Moulin Rouge.

Il Moulin Rouge venne distrutto da un incendio il 27 febbraio 1915. I lavori di ricostruzione vennero completati solo nel 1921.

Mistinguett al Moulin Rouge

Dopo la guerra Francis Salabert, un uomo d’affari, prese in mano il Moulin Rouge; chiese a Jacques-Charles, il principale gestore di riviste teatrali del tempo, di far rivivere i colori del cabaret di fine Ottocento.

Nel 1923 Raphael Beretta, compositore e direttore d’orchestra che già aveva diretto le orchestre de le Folies Bergère, de l’Olympia e del Casinò di Parigi, propose di restaurare la sala della musica del Moulin Rouge con la costruzione di un grande edificio apposito.

La presenza ormai fissa di Mistinguett al Moulin Rouge contribuì notevolmente alla fama del locale: fu lei a creare molte delle sue canzoni più note che poi divennero famose in tutto il mondo come ValenciaÇa, c’est ParisIl m’a vue nue e On m’suit, eseguita in coppia con Jean Gabin.

Quando Pierre Fouchet divenne impresario del teatro, chiamò Jacques Charles a ricoprire il ruolo di direttore artistico del locale con Mistinguett quale sua co-regista.

Earl Leslie divenne direttore del laboratorio di cucito per creare nuovi sgargianti costumi da utilizzare negli spettacoli.

Nel 1929 Mistinguett si ritirò dalle scene.

Night club moderno

Con la diffusione del cinema, verso la fine degli anni Trenta, la fama del Moulin Rouge, sembrò offuscarsi, ma si trattò solo di un periodo transitorio fino a quando nel 1937 venne riconvertito in night club moderno.

Durante gli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1939 e il 1945, al Moulin Rouge le attività si ridimensionarono.

Già nel secondo dopoguerra però gli astri nascenti della canzone francese Ã‰dith Piaf e Yves Montand aumentarono ancora la fama del locale.

Gli anni ’50 del Novecento segnarono un nuovo periodo di splendore per il Moulin Rouge grazie alla direzione di Georges France ed in particolare ai programmi, che avevano un’ ambizione culturale.

Ancora una volta al Moulin Rouge tornò il celebre can-can con la volontà di recuperare lo spirito originario del locale e le sue principali attrazioni che l’avevano reso così famoso agli occhi del mondo.

Nuova era

Nel 1962 la direzione di Jacki Clerico fu l’inizio di una nuova era per il Moulin Rouge: l’area del locale venne ulteriormente ampliata con l’installazione tra l’altro di una grande vasca in forma di acquario per accogliere i primi balletti d’acqua.

Il 7 settembre 1979 il Moulin Rouge celebrò il proprio 90º compleanno e sul palco parigino vennero ad esibirsi molte star.

Il 23 novembre 1981 il Moulin-Rouge per la prima volta chiuse l’ingresso al pubblico per una serata riservata per presentare i suoi spettacoli alla regina Elisabetta II d’Inghilterra.

Il 4 febbraio 1982 Liza Minnelli condusse qui un suo spettacolo esclusivo; il 1º dicembre 1986 si esibì il più famoso ballerino del mondo, Mikhail Baryshnikov.

Ora il Moulin Rouge è ancora operativo e offre spettacoli di danza e musica a turisti provenienti da tutto il mondo.

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