sabato, Aprile 20, 2024

Il filo diretto Vaticano-Biden per scongiurare cosa?

È a rischio la sopravvivenza di tutti, se non interveniamo subito sul clima”, questo dice John Kerry, come se il filo diretto Vaticano-Biden non mostrasse già i sui profondi intrighi. Sicuramente la sopravvivenza è nelle mani degli Stati più potenti al mondo, proprio questi due.

Il filo diretto Vaticano-Biden per risolvere cosa?

È a rischio la sopravvivenza di tutti, se non interveniamo subito sul clima“. Questo è l’allarme di John Kerry, inviato speciale del presidente Usa Joe Biden per il clima. Sinceramente la cosa mi fa un pochino sorridere. Pensare che Biden abbia mandato un emissario come Kerry, a colloquiare di clima con il Papa è come pensare di farsi cambiare una valvola cardiaca dal ferramenta. È ovvio che l’impegno tra le due super potenze sia di ben altro spessore. Kerry è intervenuto ieri pomeriggio in Vaticano lanciando questo allarme, che sa tanto di supercazzola per sviare l’attenzione dalle vere intenzioni. Il vero motivo dell’incontro è la situazione in Medio Oriente, tanto cara a entrambi i governi per motivi sicuramente diversi. Oggi Kerry parlerà dalle 10 alle 10.30, con Papa Francesco durante un’udienza a cui Bergoglio tiene molto, dove sicuramente non parleranno di meteo, ma di come far combaciare gli interessi comuni in un’area che sta andando verso la distruzione.

Un filo diretto voluto da Bergoglio

È estremamente importante per il Papa che Biden sia rientrato nell’accordo di Parigi dopo la decisione del suo predecessore Donald Trump di uscirne. Questo è ciò che ci vogliono far passare come messaggio, ma dal mio punto di vista siamo ben lontani dalla situazione reale. La reale motivazione, almeno osservando gli eventi degli ultimi sei mesi, non può essere diversa da un impegno economico spirituale. Papa Francesco ha per mesi lavorato per raggiungere una distinzione religiosa, mentre gli USA lavorano per la normalizzazione dei rapporti israelo-arabi. Negli ultimi mesi, il filo diretto Vaticano-Biden ha portato il cattolicesimo ad una apertura e conquista verso e dei territori musulmani e cinesi, mentre buona parte dei paesi arabi ha riconosciuto Israele stato. La seconda ovviamente , dietro uno sforzo notevole degli USA.


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Cosa attendersi?

L’impegno costante di Bergoglio di conquistare spiritualmente l’oriente non lascia dubbi sul suo interesse per questo dialogo bilaterale. Da poco la congregazione episcopale cinese ha eletto nuovi cardinali, e da poco il Papa ha abbracciato l’islam come fratello. Pensare che l’incontro sia sul clima è fortemente ingenuo, come pensare che Biden sia realmente interessato a questo. Gli USA, dal canto loro hanno messo in campo risolse notevoli per conquistare politicamente il Medio Oriente. La normalizzazione costruita da mesi, permette agli USA di affiancare Israele in una politica economica di conquista. In questo ci sguazzerà anche sua Santità?

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