Manca poco alla quinta edizione del Festival Sabir, quest’anno a Lecce dal 16 al 19 maggio.Giunto alla sua quinta edizione, dopo quelle tenutesi a Lampedusa, a Pozzallo, a Siracusa ed a Palermo. Il Festival è promosso dall’ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con la collaborazione di Asgi, A Buon Diritto eCarta di Roma. Il Festival si svolgerà con il patrocinio di ANCI, RAI, Regione Puglia, Unisalento, Provincia di Leccee Comune di Lecce.
La collocazione temporale – dal 16 al 19 maggio – consente un forte richiamo alla riflessione sull’Europa e il suo ruolo nel Mediterraneo. Questa edizione manterrà la stessa formula che ha caratterizzato le precedenti, articolata in incontri internazionali e formazioni, che si alterneranno ad attività culturali, laboratori interattivi, musicali, teatrali, presentazione di libri, creando una dinamicità tale da suscitare l’interesse sia della popolazione locale, che di quella nazionale e di chi, anche dall’estero, ha scelto di partecipare al Festival.
La presenza di numerosi rappresentanti della società civile delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali – Solidar, Migreurop, EuroMedRights, TNI, Attac Francia, Forum Civico Europeo, Attac Internazionale, il progetto Majalat, tra le altre – permetterà di continuare a ragionare sulla necessità urgente di una reale alternativa politica, culturale e sociale nel bacino del Mediterraneo, rimettendo in discussione alcuni pilastri promossi dalle istituzioni di tutta Europa, centrati sul controllo e la criminalizzazione dell’immigrazione, senza alcun interesse per i diritti delle persone e la giustizia sociale.
La novità della quinta edizione del Festival saranno le “lezioni mediterranee” che si svilupperanno come approfondimenti su temi specifici legati al Mediterraneo, la sua storia, le sue tradizioni e la sua cultura ed il Mercato del Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità.
Le lezioni, tenute da esperti e docenti nazionali ed internazionali delle due sponde, faranno da sfondo al Festival, per stimolare la comunità locale e non solo, ad un’ampia riflessione sull’Europa e sul suo ruolo nel Mediterraneo. Il Mercato ospiterà invece produttori sia locali che provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.