venerdì, Aprile 19, 2024

Il disperato grido silente delle donne: “non siamo responsabili delle azioni dell’uomo”

L’ambiente sociale mette il focus sulle donne quando si tratta di violenza subita. Ma incentrare una responsabilità prettamente maschile sul genere femminile, non farà cambiare le cose. Si tratta di un problema di fondo, della donna vista come tentazione e non come opportunità di vita. L’atteggiamento peggiora nel grido disperato, ma fatto in silenzio, di tutte le donne che si sono sentite in colpa per ciò che hanno subito.

La responsabilità maschile è tenuta in considerazione dalla società?

Pare proprio che, con l’amaro in bocca, la risposta non sia affatto positiva. Abbiamo analizzato nel globale societario l’atteggiamento maschile nei confronti dello stupro e della violenza. Solo la scorsa settimana abbiamo dovuto udire il presidente del Pakistan asserire la colpa degli stupri nel proprio paese alle donne. Secondo l’uomo infatti, la giustificazione, risiede nel fatto che le donne dovrebbero coprirsi maggiormente per evitare di essere una tentazione. E proprio di tentazione parliamo anche nell’episodio avvenuto il 16 aprile in alcuni centri di Atlanta, dove un uomo ha ucciso ben otto persone fra cui sei donne. In tal modo credeva di eliminare le tentazioni. Risiede nell’immaginario collettivo che la donna abbia una certa responsabilità sulle proprie spalle di tali fatti. Ma analizziamo un secondo il discorso nella fattispecie. Chi è la vittima e chi il carnefice? Bene, in maniera semplicistica chi subisce si definisce vittima, mentre chi attua l’atto carnefice.


Imran Khan: “per non subire stupri le donne dovrebbero coprirsi”


Le donne private dei diritti

L’ingiustizia fa fronte a ciò che abbiamo appena detto. Anche mediante comunicazione di omicidio, si tratta molto spesso il fatto riguardante la donna, ma si prende poco in considerazione la responsabilità dell’uomo. Quasi come se non fosse realmente importante l’atto compiuto, ma facesse più scalpore l’abito del genere femminile. C’è bisogno di un intero sistema che ruoti attorno all’insegnamento di pari diritti e di pari opportunità. Ma fondamentale è chiarire il quadro di come vengono affrontate le cose. Molto spesso gli uomini vengono esclusi dalla vita di una donna in senso domestico. Molte donne hanno dovuto lasciare il lavoro per assistere ai figli, ma nessuno ha parlato degli uomini che hanno gravato su questa situazione. Insomma, si tratta di una mentalità radicata che bisognerebbe istruire fin da bambini. Rispetto e responsabilità sono le parole chiave per una società ed un mondo paritario.

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