Il Camerun ha dato l’ultimo saluto ai sette bambini rimasti uccisi nell’attacco a una scuola di lingue di Kumba.
L’omaggio ai bambini di Kumba
Il Camerun ha omaggiato le sette piccole vittime della strage di Kumba, avvenuta poco più di dieci giorni fa all’accademia internazionale Mother Francisca. Il Primo Ministro Joseph Dion Ngute ha presieduto la cerimonia funebre, celebrata nella piazza principale della città. Molte persone hanno voluto prendere parte alla cerimonia per rendere omaggio alle vittime, tutte tra i nove e i dodici anni. Le bare erano rivestite con la bandiera del Camerun.
Cos’è accaduto a Kumba?
Il 24 ottobre scorso, un gruppo di uomini armati di pistole e coltelli ha attaccato la scuola bilingue di Kumba, uccidendo sette bambini e causando anche una decina di feriti. Secondo quanto ricostruito finora, uomini armati giunti in moto avrebbero assaltato una scuola sparando colpi d’arma da fuoco verso una classe di studenti che stavano assistendo a una lezione.
Le indagini
Ancora nessuna organizzazione ha rivendicato la carneficina avvenuta lo scorso 24 ottobre. Le autorità di Yaoundé puntano però il dito contro i ribelli separatisti anglofoni. Ormai da anni i separatisti hanno dichiarato guerra allo stato, rendendosi spesso colpevoli di atti violenti. I militanti anglofoni vorrebbero fondare uno stato indipendente nella zona occidentale del paese. Il capo del governo Joseph Dion Ngute, ha condannato il violento attacco, promettendo di aumentare i controlli di polizia nei pressi degli istituti scolastici. Il leader dell’opposizione Maurice Kamto, parlando dell’accaduto ha chiesto al governo di attuare interventi che garantiscano la pace nei territori a maggioranza anglofona.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, scioccato dall’avvenimento ha chiesto alle autorità di Yaoundè di aprire un’indagine indipendente per scoprire i colpevoli. L’alto funzionario ha inoltre chiesto il rispetto dei diritti umani, esortando i ribelli ad astenersi da attacchi nei confronti dei civili.
Il Camerun e i secessionisti anglofoni
Ormai da quattro anni il Camerun è alle prese con la questione anglofona. La situazione è peggiorata a partire dal 2016, quando le autorità di Yaoundè hanno deciso di inviare nei territori occidentali insegnanti e funzionari di lingua francese. Inoltre, una serie di riforme ha centralizzato i principali luoghi di potere a favore della maggioranza di lingua francese e a discapito delle comunità anglofone. Una scelta non condivisa dalla popolazione di lingua inglese che ha organizzato proteste e scioperi e che in poco tempo si è trasformata in una vera e propria crisi sociale.
La colonia del Camerun
Ex colonia tedesca, alla fine del primo conflitto mondiale il Camerun è rimasto sotto il controllo di Gran Bretagna e Francia. La zona ad occupazione francese era la più grande, mentre la parte inglese, quella occidentale, venne annessa alla Nigeria. Il processo di indipendenza permise la riunificazione delle zone. Attualmente la lingua inglese viene parlata solamente in 2 due regioni (quelle occidentali), dove vive circa il 20% della popolazione camerunense.
Quattro milioni di cittadini vivono nelle zone anglofone del Camerun. Dall’inizio del conflitto quasi 700 mila persone hanno dovuto lasciare le proprie case. Molti sfollati sono stati accolti nei campi profughi della vicina Nigeria. La maggior parte delle scuole delle regioni occidentali sono state chiuse per motivi di sicurezza. Secondo le alcune organizzazioni internazionali per i diritti umani, l’80% dell’attuale popolazione di origine anglofona del Camerun necessiterebbe di assistenza umanitaria.
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