sabato, Aprile 20, 2024

Il Bhutan vota: l’obiettivo depenalizzare l’omosessualità

Il Bhutan vota, il regno himalayano sceglie per la depenalizzazione dell’omosessualità durante una sessione congiunta del parlamento. Il disegno di legge è praticamente approvato, eseguito in giornata per i diritti umani. Sessantatré dei sessantanove membri votano a favore della legalizzazione del sesso gay. I cambiamenti sono in fase di esecuzione, anche se il re del Bhutan ancora deve ‘approvare’ il cambiamento. Dalle parole del deputato Ugyen Wangdi, riportiamo: ”L’omosessualità non sarà considerata sesso innaturale ora”. Le differenze sono chiare, a differenza di molti altri paesi il Bhutan non si sottopose mai a colonizzazione di potenze europee.

Ufficialmente Druk Yul e dal resto del mondo chiamato Regno del Bhutan, è un piccolo stato himalayano dell’Asia. Il Bhutan vota, la depenalizzazione dell’omosessualità durante una sessione congiunta del parlamento. Le parole del deputato Ugyen Wangdi: ”L’omosessualità non sarà considerata sesso innaturale ora”. I concetti di essere gay o transgender sono ”praticamente inauditi” nella nazione, ed è descritto come una ”società apertamente bisessuale”.

Il Bhutan vota: la cultura non condivide le definizioni occidentali?

Sappiamo che la cultura bhutanese non condivide le definizioni occidentali di eterosessualità e omosessualità. Accade solamente nel 2015, che la commissione governativa aggiunge nel bhutanese le definizioni: ”lesbiche”, ”gay”, ”bisessuali”, ”transgender” e ”intersessuali”. Namgay Tshering, ministro delle finanze, decide di essere rimosso durante una riunione per riformare il codice penale, esponendo il suo pensiero. Essere diventato ‘un problema’ riguardo la reputazione del paese.

Tashi Tsheten, direttore del gruppo LGBTQ Rainbow Bhutan

Le importanti parole trasmesse dal direttore del gruppo LGBTQ Rainbow Bhutan: ”Penso che il disegno di legge che viene approvato in occasione della Giornata dei diritti umani sia un giorno importante per tutti in Bhutan. La mia ragione principale è che questa sezione è lì dal 2004, oggi è divenuta così ridondante e non è mai stata applicata. È anche un occhio di riguardo per gli organismi internazionali per i diritti umani”. Le persone LGBTQ in Bhutan fin ora non segnalano molti problemi con le autorità o persecuzioni, ma sappiamo che non ci sono leggi che li proteggono dalla discriminazione.


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