Il bambino e le sue storie: Il Coniglio che Voleva Addormentarsi

Il nuovo modo per far addormentare i bambini arriva dalla lontana Svezia.

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bambino - Il Coniglio che Voleva Addormentarsi
Il Coniglio che Voleva Addormentarsi

Il bambino non dorme? impiega ore ed ore prima di crollare? vi fa raccontare storie fino allo sfinimento?

Bene cari genitori con il metodo del Dott. Ehrlin, di cui vi parlai già in un articolo precedente (Carl – Johan Forssén Ehrlin), e la sua prima storia de Il Coniglio che voleva addormentarsi, ha messo a punto una tecnica che aiuterebbe il bambino ad addormentarsi più in fretta ma anche più a lungo.

Queste sono le istruzioni per una corretta lettura della favola
Queste sono le istruzioni per una corretta lettura della favola

Nella fase iniziale prima di leggere la storia ci sono delle regole da seguire, sono necessarie per rendere la storia ancor più efficace.

appena si entra nel vivo della storia, ci si rende conto che landamento  è lento, quasi cullante, come spiega lo stesso Ehrlinuna storia troppo “avventurosa” ecciterebbe troppo i bambini avendo un effetto controproducente.

Le tecniche contenute nella storia, più o meno velate, mandano un messaggio al subconscio di chi sta ascoltando, in questo modo il bambino si rilassa e viene indotto al sonno. Descritto così sembra molto macchinoso, invece la storia è molto piacevole.

Il racconto inizia con il coniglio che non riesce a dormire e con la mamma decidono di andare dal mago del sonno. Nel viaggio il coniglietto incontra dei personaggi, ognuno a proprio modo, da dei consigli sul come addormentarsi o come fare per lasciarsi andare.

Senza svelare troppo la storia, ci sono tecniche di training autogeno, parole chiave, momenti in cui si “necessita” di sbadigliare, oppure frasi in cui dire il nome del bambino, fare dei gesti.

La lettura in questo modo, seppure lenta, cattura il bambino e gli effetti della storia sono tangibili anche durante la giornata. Per quanto rigurada i risultati, per alcuni bambini può volerci più tempo semplicemente perchè:

1- bisogna trovare il modo giusto  giusta nel raccontare la favola (a volte dopo la quarta o quinta volta che la si è letta si trova il tono ed il modo giusto), anche perchè ogni bambino è diverso;

2- Il bambino è “resistente” e quindi si farà più fatica a farlo addormentare.

Il Dr. Ehrlin spiega anche che bisogna fare delle prove, ovvero, provarlo a leggere con più toni vocali differenti; oppure “ammorbidire” lo stacco fra un pezzo letto con tono più alto ad uno letto con tono più basso e lento, infatti in alcuni passaggi (come da istruzioni da lui fornite) bisogna calcare le parole/frasi e per altri leggere lentamente e con voce più bassa.

Ci si domanda perchè questa tecnica? a cosa serve calcare parole piuttosto che altre?

La risposta è semplice, le parole che verranno calcate (scritte in grassetto) sono un messaggio chiave, di modo che la mente del bambino recepisca inconsapevolmente.
I passaggi più sommessi (scritti in corsivo) servono per calmare e far prestare ancora più attenzione alla storia.

Considerazioni personali

Ho acquistato e letto più volte il libro a mio figlio, non ha mai avuto problemi di sonno tranne in alcuni momenti in cui non riusciva a tranquillizzarsi. Questa storia mi è stata d’aiuto, lo ha calmato e ogni volta che leggevo la storia si addormentava più in fretta.

Ho trovato la storia utile anche per me, soprattutto nei momenti di stress, infatti nessuno vieta ad un adulto di leggere la storia per il proprio benessere.

La storia è adatta per bambini dai due anni in su, ma io personalmente ho iniziato a diciotto mesi, ed i risultati ci sono stati lo stesso.