Appena inaugurata alla sede di IED Firenze apre Eco-esistenze: forme del naturale e dell’artificiale, una mostra collettiva che indaga come gli spazi naturali e artificiali convergono tra loro. Prosegue fino al 7 dicembre.
A Cielo Aperto presenta Il Terzo Paradiso dei Talenti
Naturale e artificiale a IED Firenze possono trovare dei punti di contatto?
Sono in esposizione le opere di: Leone Contini, Simone Donati, Claudia Losi, Elena Mazzi, Eléna Nemkova, Caterina Sbrana, e Nicola Toffolini. Il percorso si addentra in un territorio aperto che permette di superare le concezioni di uomo e natura quali due entità separate. Il rapido sviluppo della tecnologia, dei processi produttivi e dei sistemi sociali, ha fatto sì che le barriere tra naturale e artificiale siano diventate sempre più permeabili e complesse. Con l’adozione dei linguaggi di cultura, studio antropologico, scienza e racconto, Eco-esistenze si propone di ampliare la comprensione di relazione ancora in continua ridefinizione.
Una mostra collegata alla classe curatoriale IED Firenze 2021/2022
Il progetto nasce in relazione alla mostra Olafur Eliasson: Nel tuo tempo e è frutto della collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Master in Curatorial Practice di IED Firenze. È coordinato da Daria Filardo (IED) e Martino Margheri (Palazzo Strozzi) con lo sviluppo curatoriale della classe 2021/2022 del master. Hanno partecipato: Carmen Ferreira De Terenzio, Marica Pia Galtieri, Veronica Gomez Puig, Elena Graglia, Beatrice Guercini, Sara Labianca. Quindi Shana Maria Lewis, Yolimar Martinez Merced, Anabella Salazar, Elena Sinagra, Wang Le. Il dialogo con gli artisti, la mostra e le attività del public program saranno raccolte in una pubblicazione realizzata con Kunstverein Publishing, Milano.
Arte in spazi non istituzionali
Eco-esistenze presenta un nuovo approccio agli spazi educativi di IED, rinnovati per l’occasione e trasformati dagli artisti in spazi espositivi. Il dialogo tra arte e pratiche pedagogiche interroga la funzione del linguaggio visivo al di là dell’oggetto stesso e consente ai visitatori e agli studenti di vivere l’arte in uno spazio non istituzionale. La mostra trasforma la scuola ma non si conclude con l’esposizione delle opere. Oltre agli ambienti espositivi Eco-esistenze: forme del naturale e dell’artificiale si svilupperà coinvolgendo il pubblico attraverso un ricco programma di incontri e iniziative che si svolgeranno a Palazzo Strozzi. Mira a riconsiderare e rivalutare la relazione tra l’uomo e la natura. In un momento in cui i prodotti e le attività umane si sono mescolati a ciò che un tempo era considerato una sfera separata della natura, è in discussione la dualità tra l’uomo e l’ambiente.
A IED Firenze Medium e attività
Abbandonando i modi di pensare tradizionali, gerarchici e dicotomici, è adottata una prospettiva più interdisciplinare che rivela complessità piuttosto che verità assolute. Tali idee e quesiti sono approfonditi con l’esplorazione di diverse prospettive, medium e attività. Nella sede espositiva, Leone Contini propone un video e una installazione site-specific: esplorando la periferia di Firenze, l’artista indaga la relazione esistente tra piante, animali e persone che abitano una particolare area della città. Claudia Losi espone una serie di dieci tele ricamate, realizzate nel 2007 negli Emirati Arabi Uniti su commissione della Sharjah Biennial 8. Sono ricostruite le origini organiche e minerali del petrolio e dei suoi derivati, ripercorrendo il tempo fossile a cui appartengono. Si inseriscono così nella ricerca che l’artista porta avanti sui processi naturali che influenzano la sfera economica, politica e ambientale.
Gli altri artisti
Simone Donati presenta una serie di fotografie che mostrano alcuni luoghi dell’Appennino meridionale dove piccole comunità hanno scelto di vivere mantenendo vivo il rapporto con un paesaggio aspro. Elena Mazzi presenta un video, realizzato col finanziamento di Cantica21 Italian Contemporary Art Everywhere. Analizza le trasformazioni economiche e geopolitiche delle zone artiche aprendo una “Rotta del Nord” che collegherà Europa, Russia e Cina. Eléna Nemkova espone una selezione di sculture che esplorano il naturale e l’artificiale incorporando materiali a oggetti stampati in 3D. Caterina Sbrana mostra due dipinti e un bassorilievo eseguito premendo le capsule dei papaveri, raccolti durante la stagione di fioritura, sulla tela. Realizza così la mappatura di un terzo paesaggio urbano esplorando il rapporto tra le aree verdi periferiche e la città. Nicola Toffolini propone tre disegni dettagliati e intricati che approfondiscono i processi naturali di un mondo che cambia.
Public program alla mostra Eco-esistenze
Le riflessioni proposte nella mostra saranno ulteriormente ampliate dagli artisti attraverso il public program. Ognuno di loro allargherà il campo di indagine proponendo attività che attraverso processi collettivi proporranno nuove prospettive di incontro fra uomo e natura. I workshop includeranno esplorazioni degli spazi della città di Firenze con il pubblico superando i confini degli spazi artificiali e naturali. Quindi passeggiate, laboratori, conferenze e discussioni si terranno in giardini, parchi e altri spazi limitrofi.
Workshop e conversazioni pubbliche e lecture
Leone Contini approfondirà la riflessione attraverso una conversazione pubblica con la comunità vicina alla periferia. Donati ha progettato un workshop con le scuole superiori dove esplorerà la relazione fra il paesaggio naturale e il paesaggio artificiale con la fotografico. Claudia Losi proporrà un’esplorazione di diverse tipologie di giardino attraverso i quali è possibile indagare il rapporto tra natura e cultura, la simbiosi e la spontaneità della vegetazione insieme all’elemento umano. Elena Mazzi terrà un workshop per adulti in cui ripenserà l’idea di mappa geografica, ambientale, personale della regione artica. Quindi un territorio teatro di profondi cambiamenti a causa del riscaldamento globale che stanno ridisegnando le vie di transito e gli equilibri geopolitici globali.
Gli altri appuntamenti collaterali alla mostra a IED Firenze
Eléna Nemkova ha ideato una lecture performativa insieme allo Scienziato Claudio Garbelli negli spazi di Palazzo Strozzi. Caterina Sbrana affronta i temi della sua ricerca sulla mappature del terzo paesaggio attraverso uno spunto letterario L’isola di cemento di J. Ballard. Guarda agli snodi urbanistici delle rotonde e isole del traffico della città di Firenze e di altre aree urbane e alla natura spontanea che custodiscono in una lecture dialogo con l’Architetto e Scrittrice Annalisa Metta. L’interesse per la letteratura e le teorie sulla natura hanno motivato Nicola Toffolini a guidare un gruppo di lettura e pensiero critico. Discuterà in un evento pubblico i temi trattati nei due testi: Il Primo Inverno di Philpp Blom e Isole dell’abbandono di Cal Flyn. Tutte le attività sono pensate e sviluppate a stretto contatto fra gli artisti, gli studenti del master e le istituzioni.
Immagine da cartella stampa.