giovedì, Settembre 19, 2024

Identificate nuove specie aliene invasive

 

Per specie aliena si intende una specie trasportata dall’uomo, in maniera volontaria o accidentale, al di fuori della sua area di origine. Nella definizione classica, data nell’ambito della Convenzione della Biodiversità e ripresa dal Regolamento Eu 1143/14, sono inclusi semi, i propaguli, le uova, ma anche le razze e le varietà delle specie in grado di sopravvivere e riprodursi. Sinonimi del termine alieno sono: esotico, alloctono, introdotto, non-nativo, non-indigeno.Per specie aliena invasiva si intende una specie aliena la cui introduzione e diffusione causa impatti negativi alla biodiversità e ai servizi ecosistemici collegati (cioè i servizi che gli ecosistemi assicurano all’uomo come l’acqua e l’aria pulite, il legname o l’impollinazione).

Le specie aliene invasive possono causare l’estinzione di specie autoctone, possono alterare la composizione delle specie presenti in una certa area, portare alla degradazione totale degli habitat che occupano, o modificare le dinamiche di erosione del suolo, per citare alcuni esempi di effetti sull’ambiente. Possono inoltre avere notevoli impatti sanitari a causa della trasmissione di allergie o malattie attraverso i continenti sia all’uomo che alle altre specie animali e vegetali. Un caso relativamente recente e molto famoso in Italia è quello del punteruolo rosso delle Palme (Rhynchophorus ferrugineus), un coleottero di origine asiatica, arrivato recentemente in Italia che ha già causato la morte di numerosissime palme e stravolto lo skyline di molte zone costiere italiane. Il punteruolo può infatti infestare varie specie di palme (ornamentali, da zucchero, da cocco, ecc.) danneggiando le piante dall’interno e rivelando la sua presenza quando la pianta è già molto compromessa.Numerosissimi sono anche gli esempi di effetti sulle attività produttive umane: dalle perdite economiche dirette per la distruzione dei raccolti o la perdita del bestiame a quelli indiretti causati dalla distruzione degli argini dei fiumi o dalla mancata navigazione dei corsi d’acqua. Per esempio, il giacinto d’acqua (Eichhornia crassipes), una pianta acquatica originaria dell’America meridionale che può provocare notevoli impatti sull’ecosistema, riesce a diffondersi molto rapidamente nel corso d’acqua formando un tappeto vegetativo impenetrabile e rendendolo di fatto inagibile sia come fonte di approvvigionamento di cibo (la pesca è impraticabile) sia come mezzo di comunicazione e trasporto delle merci). Nonostante le sue caratteristiche ecologiche fortemente negative, viene tutt’ora ancora molto utilizzata come pianta ornamentale per piccoli stagni e vasche private.

Per rispondere a questa grave e crescente minaccia le istituzioni nazionali e europee hanno adottato diverse normative, regolamenti e risoluzioni. In particolare, nel 2014 il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno approvato il Regolamento 1143/2014 “recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive”, entrato in vigore dal 1 gennaio 2015.(Fonte:http://www.lifeasap.eu/index.php/it/)

Questa norma comunitaria comprende un elenco delle specie esotiche invasive http://www.lifeasap.eu/images/regolamenti/lista-rilevanza-unionale-ita.pdf (anche detta Lista di specie di rilevanza Unionale) per le quali si introducono una serie di misure a scala comunitaria, in particolare vietandone il commercio e chiedendo agli Stati membri di attivare misure di controllo.

Attualmente la Lista di specie di rilevanza Unionale comprende 49 specie invasive.

Uno studio pubblicato l’11 ottobre 2017 nella prestigiosa rivista Journal of Applied Ecology ha identificato 336 specie invasive per le quali andrebbe rapidamente valutato l’inserimento in lista, e ulteriori 357 da valutare entro il 2030. In totale sono state identificate 900 specie che andrebbero nei prossimi anni analizzate per l’inclusione nel Regolamento UE 1143/2014

Notizia: Ufficio stampa ISPRA

I Regolamenti europei sono uno strumento molto efficace per realizzare degli obiettivi.Nel caso delle specie aliene invasive risulta oltremodo fondamentale per combattere questa minaccia, che colpisce non solo la biodiversità ma la vita stessa dell’uomo. Indispensabile quindi che la lista del Regolamento UE 1143/2014 venga rapidamente ampliata.

 

 

Rosa Ferro
Rosa Ferro
Imprenditrice agricola professionale "Società agricola Il Dono dell'Erba" Master in Sistemi di Gestione integrati Qualità, Ambiente e Sicurezza. Laurea Magistrale in Scienze Ambientali. Laurea Triennale in Valutazione e Controllo Ambientale.

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