E’ a favore dell’ambiente la nuova sfida lanciata da Ichnusa, la birra sarda che risponde allo slogan “vuoto a buon rendere”
Si chiama “vuoto a buon rendere” ed è la nuova iniziativa della birra Ichnusa. Il marchio sardo ha deciso di prendere una posizione di fronte al tema della sostenibilità ambientale attraverso il riciclo delle bottiglie della sua birra. “Ogni bottiglia restituita, è una bottiglia che non viene abbandonata.” Afferma il marchio.
“Riuso, impegno e rispetto. Tre parole chiave che rappresentano il circolo virtuoso del vuoto a rendere, che da oggi diventa un buon rendere.” E’ con queste parole che Ichnusa spiega la mission sul suo sito. Ma non è solo l’intento ad essere stato modificato, bensì anche la veste grafica. A renderla distintiva sarà infatti il tappo verde che porterà la scritta “Vuoto a buon rendere. Ichnusa per la Sardegna.”
La pratica del vuoto a rendere
Questa pratica del vuoto a rendere non è del tutto nuova. Consiste infatti in una vecchia usanza durata fino agli anni ’60 e che implicava un deposito di poche lire al negoziante che venivano usate come cauzione alla riconsegna delle bottiglie di vetro. In Sardegna questa tradizione continua tutt’oggi, nonostante negli anni abbia mutato forma.
L’iniziativa di Ichnusa dunque, non è solo un modo per legarsi maggiormante alla sua tradizione, come simbolo della cultura sarda, bensì un vero e proprio passo avanti verso la salvaguardia dell’ambiente. “Le bottiglie così sono riutilizzate anche per vent’anni.” Continua Ichnusa sul sito: “Hanno una storia e danno un messaggio importante: il rispetto verso l’ambiente.”
“Con il vuoto a buon rendere si riducono di oltre 1/3 le emissioni di gas a effetto serra. I benefici ambientali sono tanti: dalla produzione, al trasporto del verto. Il numero di bottiglie da smaltire, differenziare e riportare sulla penisola, si riduce notevolmente.”
Birre a favore dell’ambiente
Ichnusa non è l’unico marchio di birra ad essersi messo a disposizione per salvare l’ambiente. Un mese fa infatti, sul Naviglio Grande a Milano, era comparsa un’onda di plastica formata da 12mila bottiglie per lanciare la campagna Protect Paradise lanciata dal marchio Corona.
In questo caso, la campagna globale si dedica ad una profonda causa sempre più attuale. Corona infatti si impegnava a pulire un metro quadrato di spiaggia locale per ogni pack di birra acquistato.