IA: stiamo per perdere il controllo dell’intelligenza artificiale, a dirlo sono gli scienziati della prestigiosa Max Planck Society. Con la nostra tecnologia attuale, l’umanità non ha alcuna possibilità di controllare un’intelligenza artificiale di categoria Super Intelligente.
IA: è veramente pericolosa?
La Super Intelligenza è in continuo sviluppo, sta arrivando a un punto tale da riuscire a superare quella posseduta dalle menti umane più brillanti e dotate. Alla luce dei recenti progressi, numerosi scienziati hanno riportato alla luce una vecchia discussione: la IA è potenzialmente pericolosa? Il team ha utilizzato una serie di calcoli teorici per dimostrare l’impossibilità di mantenere il controllo di una IA Super Intelligente. “Collegato a internet – sostengono gli esperti – questo sistema potrebbe avere accesso a tutti i dati dell’umanità e potrebbe sostituire i programmi esistenti e assumere il controllo di tutte le macchine online a livello globale”.
L’Intelligenza Artificiale sta cambiando la nostra vita?
Ipotesi
Se un’intelligenza artificiale di categoria Super Intelligente del futuro decidesse, per esempio, che il modo più efficiente per porre fine alla sofferenza umana sarebbe semplicemente porre fine all’umanità, come potremo fermarla? Questa è la domanda che si sono posti gli scienziati della Max Planck Society. La risposta: con la tecnologia in possesso oggi, non avremo speranza.
Una macchina super intelligente che controlla il mondo suona come fantascienza, ma occorre pensare che in questo momento sono già presenti delle macchine che eseguono determinati compiti. A volte importanti, altre volte meno, ma in modo indipendente senza che i programmatori comprendano in che modo lo abbiano appreso. A questo punto ci si pone la questione se questo evoluzione possa diventare incontrollabile e potenzialmente pericoloso per l’umanità.
La campagna: “Stop Killer Robots”
Ovviamente, tutto questo occorre leggerlo in chiave teorica. Siamo ancora molto lontani dall’intelligenza artificiale con tali capacità. Tuttavia, nello studio si aggiunge un importante dibattito guidato dalla campagna dei “stop ai robot killer” sostenuta da personaggi del calibro di Elon Musk e Noam Chomsky. Secondo i promotori della campagna, alcune nazioni – tra le quali Usa, Cina, Russia, Regno Unito, Israele e Corea del Sud – stanno già elaborando sistemi che conferiranno alle macchine una “maggiore autonomia di combattimento”. La prossima generazione di droni quindi non avrà più bisogno di fare riferimento a un operatore umano per compiere le proprie missioni di morte. Ovvero, si va verso macchine che potranno decidere da sole se uccidere o meno un uomo.