venerdì, Marzo 29, 2024

I punti del consiglio UE: Draghi in conferenza stampa

Si è concluso questa mattina il consiglio UE iniziato ieri. Draghi in conferenza stampa spiega i punti salienti delle due giornate. Tanti buoni propositi e molte intese ma rimangono anche alcuni nodi da sciogliere, che però per ora sembra possano aspettare.

Quali sono le dichiarazioni di Draghi in conferenza stampa sulla pandemia?

Durante una pandemia globale non ci si può di certo aspettare un Consiglio UE “leggero”, ma di certo non è l’unico tema affrontato. Dai vaccini ai rapporti con la Russia, dalla riforma EMA all’immigrazione. Con qualche parola anche per i temi caldi europei del momento. La prima parola d’ordine è attenzione alla pandemia. Non è ancora conclusa e non si può abbassare la guardia. Draghi punta il focus sulla situazione in Gran Bretagna dove la variante Delta sta facendo aumentare i casi. I vaccini funzionano, i nuovi casi dilagano tra i giovani e quindi non vaccinati, ma non per questo si deve abbassare l’attenzione. “La pandemia non è finita, non ne siamo ancora fuori, va ancora affrontata con determinazione, attenzione e vigilanza”, queste sono le parole di Draghi in conferenza stampa. La campagna vaccinale funziona ma Draghi chiede una riforma dell’EMA (l’agenzia europea del farmaco). “Credo che Ema abbia bisogno di essere rinforzata per avere i poteri che le spettano e che altre agenzie esercitano in altri Paesi, pensiamo agli Usa”. Il riferimento è alla confusione creata durante la campagna vaccinale e alle notizie contrastanti emesse. Infine qualche parola anche per il vaccino russo Sputnik e quello cinese. Ha evidenziato come il vaccino cinese non sia efficace, riportando l’esempio del Cile. Ha poi sottolineato che, probabilmente, il vaccino Sputnik non riceverà mai il via libera dell’EMA per le somministrazioni in Europa.

Il nodo “Russia”

La conferenza stampa continua e si sposta l’attenzione sulla Russia. Il premier ha continuamente sostenuto l’importanza del summit UE-Russia ma non ha avuto luogo. Draghi in conferenza stampa ha dichiarato: “La Russia è un attore importante sul fronte economico e politico, non può non essere coinvolta, bisogna tenere un dialogo attivo. Nello stesso tempo bisogna esser franchi su ciò che non va, gli attacchi cyber, lo spionaggio, la disinformazione, il rispetto dei diritti umani. Ci vogliono cooperazione e franchezza”. Insomma, i rapporti economici non si toccano e per il resto ne parliamo. Anzi, ne parleremo quando la Russia ne avrà voglia. I paesi nordici sembra siano quelli che più hanno messo da parte l’idea di un colloquio, il premier invece sostiene che l’UE debba essere orgogliosa della potenza che dimostra quando parla in modo unito.

Draghi in conferenza stampa sull’immigrazione

Altro tema importante è l’immigrazione verso l’Europa. L’Italia è da anni teatro di sbarchi e, purtroppo, tragedie in mare aperto. Senza creare troppe aspettative possiamo affermare che è un altro “nulla di fatto” dal consiglio europeo. Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti, era prematuro avere un
accordo per noi conveniente”, queste le parole del premier. Si apprende inoltre dal presidente del consiglio UE Charles Michel che l’Europa vuole concentrarsi in modo da gestire in modo esterno il tema finanziando i paesi del mediterraneo che ospitano più migranti come Turchia, Giordania e Libano. Draghi infine, in risposta a un giornalista che ha evidenziato come gli accordi non portino a una reale risoluzione del problema, taglia corto: “La migrazione rientrerà nell’agenda del Consiglio Europeo, qualunque sia la proposta di oggi, non mi farei troppi problemi».

Verso un unione bancaria europea?

Infine Draghi in conferenza stampa spende anche alcune parole riguardo l’unione bancaria su cui si discute. “Sull’Unione bancaria non c’è stato un accordo ed è meglio che non ci sia se deve essere su termini per noi inaccettabili”. Molto diretto il commento del premier che poi spiega anche come gli investimenti siano il punto cruciale per la ripartenza del paese. La tesi è che se gli investimenti del Recovery Fund saranno fatti in modo corretto allora genereranno un aumento della produttività, quindi un miglior tasso di crescita e infine un abbassamento della pressione del debito italiano. Non possiamo che stare a vedere allora se gli investimenti saranno fatti in modo efficace.

Jari Girardi
Jari Girardi
Giornalista non giornalista. Scrivo per diletto ma provo qualcosa nel raccontare la verità. Ironico, a volte troppo. Non so farne a meno e continuerò. Sarcastico quanto basta. Polemico costruttivo, di distruzione ce n'è ormai troppa. Ho passione per la batteria, la chitarra, la musica in genere, gli animali e la mia moto. Convivo con la mia ragazza, una tartaruga, una gatta e un cane. Nel tempo libero ho un lavoro fisso ma niente di serio.

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