Nella giornata di oggi il ministro della Salute Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni, firmerà le nuove ordinanze sui colori delle regioni che entreranno in vigore lunedì 15 marzo. 11 regioni dovrebbero diventare zona rossa, 9 invece arancioni. La Sardegna dovrebbe rimanere in zona bianca.
Quali sono i nuovi colori dele regioni?
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei nuovi dati, firmerà le nuove ordinanze sui colori delle regioni che entreranno in vigore lunedì 15 marzo. 11 regioni dovrebbero diventare zona rossa, 9 zona arancione, mentre la Sardegna dovrebbe rimanere zona bianca. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha affermato: “La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. I dati sono stati contenuti dalle scelte che abbiamo fatto dieci giorni fa, ma le varianti sono molto più veloci. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini. Inoltre che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non ci siano più limitazioni alla nostra vita”.
Le regioni che dovrebbero diventare rosse sono: Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Lombardia, Basilicata, Campagna, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Vento e Marche. Mentre le regioni arancioni sono: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana e Valle d’Aosta.
Risale l’indice Rt
È stato approvato anche dal consiglio dei ministri un decreto che entrerà in vigore dal 15 marzo fino al 6 aprile. Questo decreto introdurrà misure più restrittive e regole rigide nella determinazione dei colori assegnati a ciascuna regione. Secondo il monitoraggio dell’ISS, L’Rt nazionale è salito a 1,16. L’incidenza dei contagi è di 225 casi ogni 100 mila abitanti. Il rapporto conferma per la sesta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Inoltre osserva un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione. Infine il rapporto evidezia un aumento di ricoveri e terapie intensive. L’ISS afferma: “Si ribadisce, anche alla luce del continuo aumento sostenuto della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. Si raccomanda il rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio”.
