Un grande magnete per uno scopo infinitesimale. Adesso questo fa parte del Fermilab, attraverso l’utilizzo dello stesso è stato possibile scoprire nuove particelle: i Mioni. Pare che ci sia l’evidente possibilità di uno stravolgimento delle leggi che conosciamo della fisica. Tale ipotesi è data dal comportamento degli stessi Mioni che, non seguirebbero un modello standard.
Nuove particelle rimettono in discussione la fisica?
Esistono delle teorie ormai comprovate sulle particelle ed il loro comportamento. Se fino ad ora, queste, sembravano governare il mondo, sorge una nuova possibilità di interazione fra particelle e scienza. Grazie al magnete sono stati scoperti i Mioni che non sembrano però comportarsi secondo i modelli standard, precedentemente studiati. Sebbene si tratti di uno studio basilare, i risultati ottenuti sarebbero estremamente interessanti. Ad oggi conosciamo quattro leggi fisiche: interazione magnetica, interazione gravitazionale, interazione forte e interazione debole. Queste influiscono sulle particelle comunicando che cosa le stesse sono in grado o meno di fare. Le particelle elementari si dividono in due gruppi: quark e leptoni. Lo studio ha permesso di comprendere che i due gruppi costituiscono quello che vediamo intorno, noi compresi. I bosoni invece sono molto più complessi e sono studiati nel rapporto col nostro Universo.
La nuova scoperta: i Mioni
L’esperimento del Fermilab avrebbe messo in discussione il Modello standard che la fisica utilizza come metodo teorico per lo studio delle particelle. Molti scienziati, pur attenendosi in parte a tale modello, incrementano le varie teorie con la pratica. Che i Mioni abbiano messo in crisi ciò che fino adesso si è palesato come chiaro? I Mioni, in parte, si comportano mediante legge magnetica. Coinvolti nel grande magnete, essi interagiscono con particelle più piccole che poi tendono a scomparire. Ne risulta che i Mioni si comportino talvolta in modo più o meno magnetico. La pratica dovrebbe corrispondere a quanto teorizzato nel Modello standard. Ma se questo non dovesse avvenire, significherebbe che qualche tassello mancherebbe al puzzle. Il risultato ad ora ottenuto sembra attendibile con il modello, ma si necessita di ulteriori prove per una comprovata misura scientifica. Serviranno quindi anni per avere una certezza scientifica su queste particelle che potrebbero far rivalutare la metodica standard.