I messaggi scritti in bottiglia

0
842
Message in a bottle resting on shore during sunset

I messaggi scritti in bottiglia sono quelli che arrivano dal mare. Le parole che non ti ho detto

Nato nell’antica Grecia, il mito del messaggio nella bottiglia lanciato in mare continua a esistere. Si rinnova anche nel presente.

Storia dei messaggi in bottiglia che arrivano dal mare

Nato nell’antica Grecia, il mito dei messaggi scritti in bottiglia e lanciato in mare continua a esistere. Si rinnova anche nel presente.

Questa usanza risale ai tempi di Teofrasto, filosofo vissuto nel 310 a.C.. Fu il primo ad affidare al mare un messaggio in bottiglia. Voleva dimostrare che il Mediterraneo è formato da un afflusso di acqua proveniente dall’Oceano Atlantico.

Le parole che non ti ho detto

Impossibile descrivere il fenomeno dei messaggi scritti in bottiglia che arrivano dal mare senza citare ‘Le parole che non ti ho detto’. Titolo originale ‘Message in a Bottle’, è sia un libro che un film degli anni Novanta.

Una storia d’amore romantica tra Garrett e Theresa. Quest’ultima una mattina sulla spiaggia trova una bottiglia. Al suo interno, una lettera indirizzata a una donna di nome Catherine. Leggere quelle parole così emozionanti le fa venir voglia di trovarne l’autore. Così porta il messaggio nella redazione del giornale dove lavora, che pubblica un articolo in merito. Tra la curiosità dei lettori, le ricerche proseguono. Theresa scopre il nome di una località e di un uomo, Garret Blake.

Tra le righe da lui scritte alla moglie, si possono leggere queste:

“Mia adorata Catherine, mi manchi amore, come sempre, ma oggi è più dura del solito, perché il mare ha cantato per me, e la canzone era quella della nostra vita insieme. Mi sembra di averti accanto, mentre scrivo questa lettera e sento il profumo dei fiori di campo che mi hanno sempre ricordato te… sollevo la mano e ti sfioro la guancia, e tu pieghi la testa e chiudi gli occhi…”.

I messaggi in bottiglia ritrovati da Roberto Regnoli

Un foglio di carta arrotolato su cui sembra ci sia scritto qualcosa.

E’ un messaggio. Cosa rappresenta? Cosa c’è scritto?

La richiesta di aiuto di un naufrago? Una dichiarazione d’amore? La lettera di addio di un suicida? Lo scherzo di un bambino?

Questo si chiede Roberto Regnoli, medico che lavora a Termoli.

Con l’hobby della pesca e dei viaggi, delle lunghe passeggiate sulla spiaggia. Qui, va alla ricerca di quello che il mare ha depositato sulla riva. I luoghi sono le rive dell’Adriatico, tra il Molise e la Puglia.

La prima volta, una scoperta casuale. Che poi è diventata una ricerca densa di amore, fantasia, curiosità.

Messaggi tra i più vari: religiosi, sfoghi drammatici, scherzi, richieste di salvataggio, lamentele. L’aspetto che può stupire è che chi lascia il messaggio in bottiglia, scrive un numero di telefono o un indirizzo da contattare.

Dal 2005 al 2022, ben 831 bottiglie ritrovate dal Regnoli.

Cosa spinge le persone ad affidare al mare un messaggio?

Il messaggio in bottiglia evoca suggestioni e fantasie particolari.

Dietro il messaggio in bottiglia, si celano magia e fantasia.

Si invia per salvarsi, per raccontare cose mai dette. Come pure per sfogarsi, per necessità. O ancora, per paura di raccontarle al reale destinatario.

La preparazione del messaggio, metterlo nella bottiglia e lanciarlo in mare. Guardarlo, mentre scompare tra i flutti. Che sensazione può dare? Di speranza, di fiducia, di frenesia, di tristezza.

Dove vedere i messaggi scritti in bottiglia

Le bottiglie contenenti messaggi sono testimonianze di storia che sono conservate sicuramente anche presso il Museo Nazionale di Turks & Caicos, nei Caraibi.

 Dal 2001, esiste la sezione ‘Museo del messaggio in bottiglia’. Essa è dedicata alle numerose bottiglie depositate sulle spiagge dell’isola di Gran Turk.

Messaggi che arrivano dal mare e DreamBottles

E’ noto che l’autunno e le tempeste portano nuovi messaggi. Infatti, va considerata anche l’azione delle correnti marine che trasportano quanto viene ritrovato sulle spiagge e sulle coste.

Questo è uno dei fattori su cui si basa un’applicazione per cellulari.

Essa è DreamBottles, un’app spagnola. Consente di seguire l’evoluzione delle correnti oceaniche in tempo reale, subito dopo aver lanciato in mare il messaggio in una bottiglia virtuale.

L’app è in grado di creare digitalmente il lancio di bottiglie in mare. Esse contengono vari messaggi che sono ‘salvati’ in una memoria.

E attraverso questa modalità di comunicazione, è possibile raccogliere dati giornalieri da satelliti, sonde di mare e altri dispositivi. In tal modo, si ottengono informazioni sulle correnti marine di tutto il mondo.

E’ possibile digitare un messaggio, scegliere la bottiglia preferita e gettarla da qualsiasi spiaggia nel mondo. Una volta lanciata la bottiglia, saranno le correnti a spingerla in mare aperto.

Una volta che la bottiglia virtuale tocca terra, qualsiasi utente che ha scaricato l’app può aprirla e contattare chi l’ha lanciata attraverso una chat interna. Chi trova il messaggio può scegliere anche di rilanciare in mare la bottiglia.  

L’antico sistema di comunicazione viene, così, riattualizzato attraverso lo smartphone. Certamente può perdere l’aspetto del romanticismo, ma non della curiosità e dell’efficacia dell’obiettivo.

Conclusioni

In un’era come quella attuale in cui la comunicazione digitale impiega pochi secondi per inviare messaggi, questo sistema di comunicazione può sembrare anacronistico.

https://www.periodicodaily.com/whatsapp-la-novita-che-ha-cambiato-il-mondo/

Ma risulta affascinante ed estremamente romantico, a prescindere dal contenuto del messaggio.

E’ proprio l’idea del foglio racchiuso nella bottiglia che può portare a questa percezione.

Può essere un contenuto di cronaca, di fantasia. Oppure una semplice informazione. Come pure un dramma.  Ma comunica e trasmette emozioni. Racconta la vita.

https://www.periodicodaily.com/bottiglia-con-messaggio-ha-percorso-6000-km-in-37-anni/