Legambiente e Touring hanno segnalato i mari più belli d’Italia 2019. Il primo posto va al Cilento Antico in Campania, seguito da Castiglione della Pescaia in Toscana e infine dalle Terre della Baronia e dal Parco di Tepilora (Sardegna). Oltre alle vele è stato attribuito anche il marchio “plastic free” in 32 comuni italiani.

La Guida Touring ha aggiunto quest’anno un nuovo criterio per definire il mare più bello d’Italia 2019: l’attenzione all’ambiente e la presenza di servizi sul territorio. Perché non basta più il mare limpido e cristallino, che su oltre 7.000 km di coste che l’Italia vanta, non è difficile trovare.
Legambiente, che collabora insieme a Touring da 19 anni, ha così attribuito a ogni comprensorio turistico da 1 a 5 “vele”. Il simbolo rappresenta la purezza delle acque e in generale dell’ambiente, compreso di presenza di servizi e consumo energetico. Tra i temi analizzati Touring riporta: l’uso del suolo, l’energia, i rifiuti, la sicurezza ambientale, la depurazione delle acque e le iniziative per la sostenibilità. Verso un futuro che punta sempre di più alla salvaguardia ambientale.
I comprensori analizzati sono risultati circa un centinaio, mentre più di 40 sono stati quelli premiati. La lista passa dalla Riviera delle Palme al Salento, dal mare dell’Arcipelago Toscano alla Costa Cilentana.
Ma la costa che ha visto più riconoscimenti da parte di Legambiente, è stata quella della Sardegna. Il mare dell’isola sarda vanta infatti di cinque punti a cui sono state attribuite le 5 vele, tra cui il Litorale di Chia che si trova al quarto posto seguito dal Litorale di Baunei sulla costa orientale sarda. E una decina di comprensori a cui sono state affidate le altrettanto stimabili 4 vele.

Le 5 vele attribuite da Legambiente
Le cinque vele marine assegnate sono state in tutto 16, divise tra: 5 in Sardegna, 3 in Sicilia, 3 in Puglia, 2 in Campania, 2 in Toscana e 1 in Liguria.
Mentre il podio vede al primo posto Pollica e il Cilento Antico (provincia di Salerno, Campania), al secondo Castiglione della Pescaia e la Maremma toscana (provincia di Grosseto, Toscana) e al terzo Posada con le terre della baronia e il Parco di Tepilora (provincia di Nuoro, Sardegna).
Le 4 vele attribuite da Legambiente
Sono chiaramente da considerare eccellenti comprensori anche quelli premiati con 4 vele che sventolano in Sardegna su una decina di comprensori turistici: sul litorale di Pula a sud, nel Golfo degli Angeli. A seguire, lungo la costa sud occidentale e le isole sulcitane, sulla Costa Verde, nel Golfo di Oristano, in quello dell’Asinara. Infine, nell’arcipelago della Maddalena, nel Goldo di Olbia, nel Golfo di Orosei e lungo il litorale dell’Ogliastra.
Le 4 vele si possono trovare poi anche in Toscana all’isola di Capraia, nell’Arcipelago Toscano. In Puglia al versante Sud del Gargano, alle Isole Tremiti e al Basso Salento Adriatico. A seguire, in Sicilia agli arcipelaghi delle Egadi e delle Pelagie, all’isola di Salina e al Golfo di Noto. La Liguria le sventola sul Golfo dei Poeti e la Baia di Levante. In Lazio sulle coste delle isole Ponziane, sulla Riviera di Ulisse e sulla Maremma Laziale. Lungo la Costiera Amalfitana, l’Isola di Capri e la Penisola Sorrentina in Campania. In Basilicata sulla Costa di Maratea, mentre in Calabria sulla Costa dei Gelsomini. Infine in Abruzzo e nelle Marche, rispettivamente alla costa dell’Area Marina Protetta del Cerrano e alla Riviera del Conero.
La lotta contro la plastica
Tra i temi analizzati per ogni comune sono state prese in considerazione anche le attività di sostenibilità ambientale. Le prime ad adottare un provvedimento per bandire la plastica dal proprio territorio sono state le isole Tremiti un anno fa, influenzando anche altri stabilimenti tra cui Ischia che ha dichiarato il suo passaggio a comune plastic free subito dopo lo sciopero da parte degli studenti per il pianeta. Per questo motivo è stato coniato da Legambiente e Village for All il marchio Ecospiagge, per i comuni marittimi che hanno saputo mettere in atto misure di sostenibilità ambientale. Tra questi vi è anche la decisione di alcune spiagge di vietare il fumo di sigarette e l’iniziativa della Regione Puglia di bandire completamente la plastica monouso su tutti i suoi lidi.
In più, negli ultimi mesi è stata istituita una bandiera Tartalove per gli stabilimenti che adottano criteri rispettosi di eventuali siti di nidificazione di tartarughe marine.
Comuni “plastic free”
E’ novità di quest’anno il simbolo “plastic free” che vanta di una lista lunga 32 comuni:
San Vito Chietino (Ch), Maratea (Pz), Castellabate (Sa), Pollica (Sa), Capri (Na), Ischia (Na), Sperlonga (Lt), Riomaggiore (Sp), Vernazza (Sp), Bordighera (Im). Otranto (Le), Isole Tremiti (Fg), Carloforte (Sud Sardegna), Domus de Maria (Sud Sardegna), Realmonte (Ag), Capo d’Orlando (Me). Taormina (Me), Favignana (Tp), Noto (Sr), Malfa (Me), Santa Marina Salina (Me), Lampedusa e Linosa (Ag). San Vito lo Capo (Tp), Pantelleria (Tp), Campo nell’Elba (Li), Capoliveri(Li). Marciana Marina (Li), Porto Azzurro (Li), Castiglione della Pescaia (Gr), Follonica(Gr), Scarlino (Gr), Chioggia (Ve).