Durante le proteste in Utah, i manifestanti dei Black Lives Matter avevano spruzzato vernice rossa e rotto le finestre dell’ufficio del procuratore distrettuale di Salt Lake. Ora potrebbero essere condannati all’ergastolo.
I manifestanti dei Black Lives Matter rischiano l’ergastolo
Dopo la morte di George Floyd hanno avuto luogo dimostrazioni anti-razziali negli USA, per denunciare il razzismo e la brutalità della polizia. Anche in Utah si sono verificate diverse proteste.
Le proteste in Utah sono però aumentate dopo che il procuratore distrettuale di Salt Lake, Sim Gill, si è rifiutato di sporgere denuncia contro due agenti di polizia che avevano sparato al 22enne Bernardo Placios-Carabajal, mentre scappava dalla polizia. Il ragazzo era poi morto.
I manifestanti dei Black Lives Matter hanno così spruzzato della vernice rossa e rotto le finestre dell’ufficio del procuratore Gill. Questo gesto della vernice rossa sarebbe da intendere come il sangue nelle mani del procuratore.
Ora, i pubblici ministeri hanno annunciato che le accuse contro i BLM sono giustificate, perché i manifestanti si sono uniti per poi causare dei danni. Se condannati, infatti, i dimostranti in Utah rischierebbero perfino l’ergastolo.
Le parole degli avvocati e del procuratore
L’avvocato Brent Huff, che rappresenta un coimputato dei BLM, Madison Alleman, ha detto che le accuse lanciate contro il gruppo sono il crimine di più alto grado nello Stato. Ha infatti asserito: “Questo di solito è riservato agli omicidi e agli stupratori“.
L’avvocato difensore Jesse Nix, che rappresenta il manifestante Viviane Turman, invece, ha affermato che Sim Gill è sconvolto dal danno al suo bellissimo edificio, quindi farà tutto il possibile per spaventare i manifestanti.
Il procuratore distrettuale Gill, tuttavia, ha difeso le accuse così elevate minimizzando la possibilità di un ergastolo. Ha infatti detto: “Non credo che qualcuno andrà in prigione per questo. Ci sono alcune persone che vogliono avere un ruolo nelle proteste ed essere assolti da ogni comportamento illecito. Non si tratta di proteste, ma di persone che hanno una condatta criminale”.
Ecco in che condizioni si trova ora l’ufficio del procuratore distrettuale di Salt Lake City: