I Gladioli sono facili da coltivare in giardino come in vaso, fioriscono a lungo in pieno sole e a mezz’ombra.
Ci sono circa 250 specie di bulbose del genere Gladiolus, famiglia Iridaceae. Sono originarie dell’Africa e del bacino mediterraneo, hanno un fusto che nasce da un cormo appiattito con tuniche fibrose sovrapposte. Le foglie inferiori avvolgono il cormo e la base dello stelo; le superiori, a forma di spada, sono lunghe da 30 a 70 cm. I fiori sono riuniti in spighe; i tepali formano una struttura tubulare e fiorisce dai primi di luglio a fine settembre.
Cathy Osselton, nata in Inghilterra, vive a Hillegom, in Olanda, dove si occupa di ibridazione di bulbose. Dal 1996 si è dedicata esclusivamente alla creazione di nuove cultivar di Gladioli, e appunto su Gardenia, mensile di fiori, piante, orti e giardini del 2012 consiglia come coltivarli.
Le prime settimane di primavere sono ideali per la coltivazione di nuovi gladioli, in luoghi luminosi, ma ombreggiato nelle ore centrali della giornata, qualche ora di sole al mattino è ben tollerata. Dato un terriccio di semina, si utilizzano preferibilmente vasi di terracotta di 30 cm di diametro o di lato. Alti altrettanto, allo scopo di assicurare ai semi un’abbondante quantità di substrato. Meglio evitare i vasi di plastica nera perché d’estate le radici potrebbero surriscaldarsi. Dopo aver messo un coccio sul foro, si versa sul fondo uno strato drenante alto 5 cm di argilla espansa lavata, e poi si colma con i substrato fino a 5 cm dal bordo. Si preme leggermente, si adagino i semi in superficie, lasciando 2-2,5 cm di distanza l’uno dall’altro, e li si copre con 1 o 2 cm dello stesso terriccio. Si scende infine uno strato di 0,5 cm di sabbia di fiume pulita o sabbia per acquari. In attesa della germinazione, si nebulizza la superficie con una certa frequenza per evitare che il terriccio si disidrati: nel giro di poche settimane spunteranno le plantule. Poi, si mantiene il substrato umido, evitando gli eccessi. D’estate i giovani gladioli cresceranno velocemente; alcune pianticelle potrebbero aver bisogno di un supporto: tra una e l’altra c’è spazio per inserire una cannetta di bambù. I più vigorosi potrebbero fiorire già nel primo anno. In autunno, i gladioli, vanno a riposo. Primi che arrivi il freddo, al massimo entro i primi giorni di novembre, si afferrano le foglioline e si estirpano le piante dal terreno assieme al cormo che ne frattempo si sarà formato. Le dimensioni dei cormi variano da 0,5 a 4 cm: quelli di 2 cm, o più grandi, fioriranno sicuramente nell’estate successiva. Dopo pochi giorni si esposizione all’aria, si potranno eliminare facilmente sia le foglie sia le radici e a questo punto resterà che lasciar asciugare completamente i cormi per poi riporli in un cassetto a rete, in un ambiente freddo, ma con una temperatura sopra i 5°C. In aprile si potranno piantare in pieno sole, e ogniuno farà un fiore diverso dall’altro.
Un modo particolare per allestire i giardini.
Dott.ssa Rosa Ferro