I forti terremoti possono influenzare l’atmosfera e meteorologia

I forti terremoti influenzano l’atmosfera terrestre. I forti terremoti influenzano l’atmosfera e le condizioni meteo

I terremoti sono un fenomeno naturale dalle alte potenzialità catastrofiche che attirano da sempre gli scienziati. Anche gli scienziati che si occupano di atmosfera sono studiano i terremoti, in particolare per la loro misteriosa interazione con l’atmosfera. Probabilmente avrete sentito parlare del rapporto presunto tra i fenomeni sismici e quelli atmosferici: interazione che, fino ad oggi, non era stata chiarificata da alcun modello scientifico.

Come può l’atmosfera terrestre avere a che fare con un terremoto?
Un articolo pubblicato su Nature afferma che i fenomeni sismici hanno la capacità di perturbare la pressione atmosferica grazie alla creazione spontanea di onde gravito-acustiche (Agw).

Lo studio è nato dall’interazione tra l’Università della Calabria, l’Inaf, il Cnr-Isc e l’Università e Infn-Tifpa di Trento: esso dimostra che un terremoto di magnitudo abbastanza elevata ha il potere di produrre onde Agw in grado di raggiungere la ionosfera (situata da un’altezza di 80-90 chilometri dalla superficie terrestre, e perciò definita bassa atmosfera). La ionosfera, a sua volta è costituita in massima parte di plasma. Proprio questa sostanza interagisce con le onde Agw, liberando energia sotto forma di onde elettromagnetiche. Le onde perturbano la magnetosfera terrestre, modificando le fasce di Van Allen fino a rendersi visibili agli strumenti di rivelazione magnetica in orbita.

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Ma non sempre la perturbazione può essere rivelata dai satelliti: soltanto se il terremoto è abbastanza forte e dotato di certi parametri, avremo una relazione di dispersione che ne permetterà la detezione dallo spazio. Il nuovo modello matematico per la relazione tra magnetosfera-ionosfera-litosfera (Milc), infatti, è partito dallo studio di quattro terremoti: quello di Kobe (1995), Perù (2001), Fiji (2018), e L’Aquila (2009).

Solo l’ultimo non è stato rilevato dallo spazio, dettaglio che ha permesso un confronto diretto tra magnitudo e detezione satellitare. Proprio partendo da questo, le nuove ricerche vogliono cercare delle costanti che possano predire un cambio atmosferico a seguito dei fenomeni sismici. Il modello si avvale di satelliti di nuova generazione come Cses-1, frutto della collaborazione fra centri spaziali in Cina e in Italia, e a brevissimo Cses-2, che permetterà di riprodurre il modello fisico-matematico con accuratezza ancor maggiore.

Fonte: Meteo Giornale

Leonardo Pietro Moliterni
Leonardo Pietro Moliterni
Presidente dell'Associazione L'Ancora Capo Redattore Responsabile ma sono soprattutto giornalista, foto reporter e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Ho sposato Periodicodaily.com e Notiziedaest.com ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Sono un libero giornalista indipendente porto alla luce l'informazione Nazionale e Estera .. Soprattutto Cronaca, Meteorologia, Sismologia, Geo Vulcanologia, Ambiente e Clima.

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