mercoledì, Dicembre 4, 2024

I direttori dei musei israeliani chiedono all’ICOM di denunciare Hamas

Un gruppo di direttori di musei israeliani ha chiesto al Consiglio internazionale dei musei (ICOM) di condannare l’attacco di Hamas del 7 ottobre.

L’appello è stato diffuso in una lettera aperta datata 21 ottobre e firmata da oltre 20 direttori di musei che supervisionano le istituzioni culturali in Israele. Tra i firmatari della lettera ci sono il leader di ICOM Israele, Raz Samira, la direttrice dell’Israel Museum Suzanne Landau, la direttrice del Tel Aviv Museum of Art Tania Coen-Uzzielli e il direttore dell’Haifa Museums Yotam Yakir.

Nella lettera si legge: “Chiediamo che l’ICOM condanni con il massimo fervore gli atti di terrore [di Hamas]”. L’ICOM si è unito a molti nel rilasciare dichiarazioni dopo l’uccisione di George Floyd nel 2020, ma come la maggior parte dei musei di tutto il mondo, l’organizzazione non ha parlato pubblicamente del conflitto tra Israele e Hamas.

Nell’ultima settimana, tra le pressioni di artisti e professionisti dell’arte, alcune istituzioni hanno iniziato a esprimersi sulla violenza a Gaza e in Israele.

Un rappresentante dell’ICOM non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

La lettera dell’ICOM giunge a poco più di due settimane dall’attacco condotto da Hamas in cui sono stati uccisi più di 1.400 israeliani; si ritiene che più di 3.500 siano stati feriti e che più di 200 siano tenuti in ostaggio dal gruppo militante, che nel frattempo ne ha rilasciati alcuni. Dopo l’attacco, Israele ha iniziato una serie di attacchi aerei su Gaza che hanno ucciso più di 3.000 persone, secondo il ministero della Sanità gazanese.

Pubblicato con il titolo “Urgente: Appello per una forte presa di posizione dell’ICOM sui recenti eventi in Israele”, la lettera aperta è stata diffusa dalla divisione israeliana dell’ICOM, un gruppo museale senza scopo di lucro affiliato all’agenzia umanitaria che supervisiona il patrimonio culturale dell’UNESCO.

La lettera invita il gruppo museale a prendere una posizione pubblica sulle recenti violenze in Israele e a Gaza, chiedendo alla leadership dell’ICOM di riconoscere Hamas come organizzazione terroristica. La lettera afferma inoltre che il comitato museale ha apprezzato le dichiarazioni “incrollabili” dei governi internazionali contro Hamas”.

“Per essere chiari: questo non è un altro episodio del conflitto israelo-palestinese”, scrivono i direttori del museo, “Hamas e la Jihad islamica hanno dimostrato di essere organizzazioni brutali e disumane, simili ai Talebani e allo Stato Islamico. Vogliamo anche ricordare alla comunità ICOM che Israele è una democrazia liberale che protegge la libertà di espressione, la diversità e le arti”.

La lettera afferma inoltre che il personale dei musei israeliani si adopera per salvaguardare i manufatti custoditi presso le istituzioni supervisionate dai firmatari della lettera. Questi dipendenti, si legge nella lettera, “corrono dei rischi a causa di questo impegno”.

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