I cambiamenti climatici, in passato, potrebbero essere stati la principale causa di estinzione per alcuni nostri antenati del genere Homo.
La ricerca, pubblicata su One Heart, analizzando il nostro passato, è riuscita a collegare i cambiamenti climatici con le estinzioni avvenute per alcuni nostri predecessori.
Homo erectus, H. heidelbergensis, e il più famoso H. neanderthalensis sembrano aver ridotto drasticamente i loro numeri a causa della vulnerabilità in relazione ad un clima non più favorevole per queste specie.
La loro estinzione, avvolta totalmente nel mistero, adesso sembra trovare una risposta, anche se nel caso dell’uomo di Neanderthal questa non è l’unica in quanto ha giocato un ruolo molto importante la competizione e l’ibridazione con la nostra specie: l’Homo sapiens.
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La storia che si ripete: i cambiamenti climatici ci danno problemi da sempre
Il genere Homo, presente sulla terra da ormai 2,8 milioni di anni, ha visto il susseguirsi, o il convivere, di ben sei specie.
Alle tre menzionate all’inizio si aggiungono alla lista H. habilis, H. ergaster, ed ovviamente l’unica ancora in vita, ovvero la nostra.
Mentre siamo soliti includere i cambiamenti climatici come causa di estinzione attuale e passata di molte specie, raramente ci si è chiesti se i nostri antenati possano averne subito anch’essi le conseguenze.
Monito dal passato
Lo studio ci mostra che, con molta probabilità, anche il nostro genere è stato vulnerabile a tali cambiamenti. E molto probabilmente lo sarà ancora.
Sicuramente le nostre tecnologie e conoscenze ci forniranno un vantaggio notevole se paragonato a quello dei nostri cugini ormai scomparsi.
Ma siamo sicuri di essere meno a rischio dei nostri antenati? La risposta potrà darcela soltanto il tempo.
Tuttavia, questo dovrebbe farci riflettere nel presente. Ciò che stiamo vivendo è già accaduto nel passato, ed anche più di una volta.
E come nel passato ha determinato in modo significativo le popolazioni degli altri ominidi potrebbe rifarlo ancora, senza contare le altre innumerevoli cause, aggravate o create dall’Homo sapiens, che rendono la sfida ancora più difficile.