Un rapporto del Fondo monetario internazionale (FMI) afferma che i cambiamenti climatici aggravano conflitti e povertà. Il FMI chiede alla comunità internazionale di intervenire in aiuto dei paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici.
FMI: i cambiamenti climatici aggravano conflitti e povertà
Un nuovo rapporto pubblicato dal Fondo monetario internazionale (FMI) afferma che i cambiamenti climatici aggravano conflitti e povertà. Secondo il rapporto, i paesi fragili e quelli più colpiti dai conflitti sono già colpiti in modo disomogeneo dagli effetti del cambiamento climatico e sono meno capaci di altri paesi di mitigare tali impatti. Gli Stati fragili e colpiti da conflitti, indicati nel rapporto come FCS, sono quei paesi la cui posizione e dipendenza dall’agricoltura li rendono più vulnerabili alle condizioni metrologiche estreme.
Gli Stati FCS sono anche quei paesi più inclini ai conflitti, il che a sua volta ostacola la loro capacità di riprendersi dagli eventi meteorologici dirompenti che, secondo il Fondo monetario internazionale, si sono verificati in media una volta ogni quattro anni in questi paesi dal 1980. Si prevede che la situazione peggiorerà e le temperature continueranno ad aumentare. Entro il 2040, gli FCS vedranno circa due mesi di temperature superiori a 35 gradi Celsius rispetto ai soli 15 giorni di temperature elevate previsti per altri paesi.
Il rapporto afferma che anche se gli shock climatici potrebbero non innescare l’inizio di un nuovo conflitto essi esacerbano l’intensità del conflitto dove già esiste. L’FMI prevede che se il mondo continua sulla sua attuale traiettoria ad alte emissioni, le morti per conflitti nella FCS potrebbero aumentare tra l’8,5% e il 14% entro il 2060. Poiché le FCS tendono a dipendere fortemente dall’agricoltura non pluviale – un settore estremamente vulnerabile ai cambiamenti climatici – si prevede che l’aumento della siccità ridurrà la produzione alimentare, aumenterà l’inflazione e spingerà 50 milioni di persone alla fame entro il 2060.
Per il FMI è quindi necessario che questi Stati introducano politiche per l’adattamento climatico, tra cui “un’agricoltura climaticamente intelligente”, “l’aumento della spesa sociale e delle infrastrutture resilienti al clima” e il “rafforzamento delle reti di sicurezza sociale”. Allo stesso tempo, il FMI chiede alla comunità internazionale di intensificare i propri sforzi per fornire sostegno a paesi FCS.
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