Huawei conferma la vendita del marchio Honor. La notizia è arrivata nella notte e ha già destato molte reazioni nel mondo della tecnologia. La decisione del Presidente della compagnia Shenzhen è stata presa per far sopravvivere Honor, la cui guida sarà affidata ad un consorzio cinese. La notizia era nell’aria da qualche giorno e mancava solo l’ufficialità. La vendita del marchio Honor è davvero importante in quanto cambiano gli equilibri all’interno del settore della tecnologia. La cessione si deve soprattutto alla politica di Donald Trump che ha imposto un pesantissimo ban commerciale che sta creando non poche difficoltà al colosso cinese.
Huawei vende Honor: fine di un colosso?
Il gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei ha annunciato di aver venduto Honor a un consorzio nazionale. Si tratta di una mossa necessaria per mantenere vivo il marchio nel mezzo delle “tremende” pressioni alla catena di fornitura causate dalle sanzioni statunitensi. Honor è ora di proprietà di un gruppo di 40 aziende composto da agenti, distributori e altre aziende che dipendono dalla sopravvivenza del marchio, hanno affermato Huawei e il consorzio in due dichiarazioni separate. Honor vende smartphone attraverso i propri siti web e rivenditori di terze parti in Cina, dove compete con Xiaomi Corp, Oppo e Vivo nel mercato dei telefoni cellulari a basso prezzo.
Nessun accordo con Biden
Dato che è ormai assodato il cambio al vertice della politica america, sembra strana la notizia della vendita di Honor da parte di Huawei. Forse il colosso cinese non si aspetta grossi cambiamenti da parte del nuovo presidente statunitense. Tra Washington e Pechino la situazione era già tesa già prima dell’era Trump, ma con il gioverno del tycoon i rapporti sono peggiorati. Da quando la Cina ha iniziato a dimostrarsi potente, Gli Stati Uniti hanno cominciato a fiutare il pericolo, ostacolando alcune aziende in espansione come Huawei. Nonostante Biden abbia più volte criticato le scelte di Trump, accusandolo di aver danneggiato le imprese americane imponendo dazi alla Cina, il neo presidente americano ha più volte sostenuto che gli Usa devono essere duri con Pechino.