HOTEL E INFESTANTI: QUANDO UN SOGGIORNO DIVENTA POCO PIACEVOLE

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Con l’arrivo della bella stagione, grazie alle temperature miti e al susseguirsi di festività e di ponti, gli italiani si preparano per il classico weekend fuori porta: un viaggio rigenerante in compagnia degli amici, del proprio partner o della famiglia. Le strutture ricettive devono perciò farsi trovare pronte ad ospitare al meglio i clienti, offrendo un’esperienza che venga poi ricordata come memorabile e non per spiacevoli sorprese.

Le cimici dei letti

L’imprevisto più comune per le strutture alberghiere sono le fastidiose cimici dei letti, uno degli infestanti più diffusi nelle stanze di un hotel. Sono dei piccoli insetti notturni che vengono attratti dal calore e dall’anidride carbonica emanata dalle persone mentre dormono. Come le zanzare, anche le cimici dei letti si nutrono di sangue e lasciano delle piccole punture sulla pelle. Questi infestanti possono sopravvivere diversi mesi senza cibo, ma non sono attratti dallo sporco, quindi un’infestazione non è un segnale di scarsa pulizia.

La ricerca di Rentokil Italia

Ma quanto può influire la presenza di insetti infestanti durante la permanenza in hotel? Secondo una ricerca che Rentokil Italia, azienda specializzata nel monitoraggio e controllo degli infestanti del gruppo Rentokil Initial, ha commissionato a BVA Doxa* fra i principali luoghi in cui non si vorrebbero mai trovare ospiti indesiderati ci sono i letti e le stanze d’hotel e tra gli infestanti più temuti e detestati ci sono insetti striscianti come cimici dei letti, blatte o scarafaggi (68%), seguiti da ratti e topi (67%) e da insetti volanti, come zanzare, vespe, mosche (52%). Secondo la ricerca, più l’età aumenta e più diminuisce la tolleranza per gli infestanti all’interno delle stanze d’hotel. Tra “Zillennials” e Boomer sono infatti questi ultimi a preoccuparsi maggiormente di questa tematica. Per gli intervistati di età compresa tra 55 e 70 anni la percentuale di coloro che manifestano una totale intolleranza nei confronti di insetti striscianti sale al 76%, mentre scende al 64% per gli intervistati di età compresa tra 18 e 34 anni.

Come si rileva la presenza di infestanti

“Una struttura alberghiera deve fare molta attenzione a non lasciare nulla al caso, per non farsi cogliere di sorpresa con infestazioni che potrebbero rovinare il soggiorno dei propri ospiti oltre che la propria reputazione, innescando un sistema di feedback e passaparola negativi”, commenta Fabio Agostini, Quality & Pest Management Expert di Rentokil Italia. “Le cimici dei letti sono poi particolarmente fastidiose in quanto si possono annidare nell’abbigliamento, nell’arredamento, nei materassi e nelle valigie e possono quindi essere trasportate a casa durante il viaggio di ritorno.” Per un esperto di disinfestazioni, come Rentokil, i segni di un’infestazione di cimici dei letti sono facili da individuare, ma non per un occhio inesperto. I segnali più evidenti della loro presenza sono punture, macchie di sangue, resti di mute e uova. Dalla ricerca emerge che al 33% degli italiani è capitato almeno una volta di vedere personalmente nel letto o in una stanza di hotel insetti volanti che disturbavano il loro soggiorno e, nel caso particolare delle zanzare, il loro sonno. Mentre solo al 13% è capitato di imbattersi in insetti striscianti nelle loro stanze.