giovedì, Marzo 28, 2024

Hope: la sonda fotografa la regione di Tharsis

Hope, la sonda che l’agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti aveva inviato su Marte lo scorso luglio, è entrata nell’atmosfera del Pianeta Rosso. E mentre analizzava il rosso splendore del nostro gemello, ha immortalato le bellezze marziane.

Cosa ha fotografato Hope?

Hope si trova nell’atmosfera marziana per carpire indizi sul passato del Pianeta Rosso. Mentre svolazzava nei cieli di Marte, ha scattato una fotografia interessante che l’agenzia spaziale ha diffuso. Catturata alle 20:36 GMT del 10 febbraio 2021, l’immagine mostra la luce del Sole che scivola sui giganteschi vulcani della regione di Tharsis. Al centro dell’immagine si trova l’Olympus Mons, il vulcano più grande del sistema solare con i suoi oltre 25 km di altezza. Si tratta di un vulcano a scudo simile a quelli delle Hawaii, con un’età stimata di 200 milioni di anni. Accanto all’Olympus, poi, si ergono altri tre vulcani.

La regione di Tharsis

L’Olympus Mons che la sonda ha fotografato è un vulcano “giovane”. Si trova nella regione vulcanica di Tharsis ed è in buona compagnia. Altri tre vulcani di grandi dimensioni lo affiancano. Ad est dei vulcani c’è il Noctis Labyrinthus, una regione caratterizzata da grandi fratture e canyon. A vederla dall’alto appare come una serie di crepe su di una perla ossidata. Oltre il labirinto di canyon c’è la Valles Marineris, un vasto sistema di valli situato nella zona equatoriale di Marte. La regione è dieci volte più lunga, sette volte più larga e profonda del Grand Canyon. Nella foto scattata da Hope ha un colore più chiaro rispetto al resto per via delle nuvole.

La missione di Hope

La sonda scruta il pianeta dall’alto, alla ricerca di indizi sul suo passato. L’obiettivo della sonda è studiare come i diversi strati dell’atmosfera interagiscano tra loro e analizzare le variazioni climatiche. Gli studiosi vogliono capire come hanno fatto l’atmosfera ed il clima di Marte a cambiare così radicalmente. Circa 3,1 miliardi d’anni fa, infatti, il Pianeta Rosso aveva un’atmosfera ospitale. Il cratere di Gale, ad esempio, accoglieva un lago non troppo diverso da quelli terrestri, con un’acqua potabile e diversi fiumi che lo alimentavano.

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