giovedì, Aprile 18, 2024

Honduras epicentro della cocaina in America? Le indagini di InSight Crime

In Honduras, repubblica presidenziale dell’America centrale bagnata dal mar dei Carabi, la criminalità organizzata sembra aver subito una metamorfosi. A seguito della cattura di alcuni dei si sono spalancate le porte per politici ambiziosi e varie bande criminali. A dichiararlo è stato un resoconto InSight Crime che ha monitorato questi cambiamenti durante un’indagine durata ben due anni.

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I tre punti principali dell’indagine di InSight’s Crime

L’Honduras è l’epicentro della cocaina dell’America centrale secondo l’indagine condotta da InSight Crime un’organizzazione investigativa specializzata nella criminalità organizzata in America Latina e nei Caraibi.

Secondo i dati forniti  secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sono circa 120 le tonnellate di cocaina passate attraverso l’Honduras nel 2019. Sulla base di questa e di ulteriori ricerche, InSight Crime stima che le entrate annuali della cocaina nel paese raggiungano facilmente le centinaia di milioni di dollari.

La maggior parte della cocaina che entra in Honduras arriva per via aerea tramite la remota regione della giungla di La Mosquitia. L’area funge da pista principale per i voli in entrata e in uscita dal paese. Anche il Venezuela sembra essere sempre più un trampolino di lancio per i voli. Secondo InSight Crime le rotte terrestri che collegano la costa atlantica al confine con il Guatemala sono state ripristinate per favorire lo spostare di droga.

Dalle indagini emerge anche che il contrabbando, tuttavia, non è più controllato dai principali clan honduregni. Il loro smantellamento negli ultimi anni ha lasciato la porta aperta alle vestigia di tante altre piccole reti con legami politici locali.

Nei dipartimenti occidentali di Copán e Ocotepeque, un tempo roccaforte del famigerato cartello Valle, la crescente concorrenza tra bande ha portato con sé un picco senza precedenti.

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Honduras

Stando al rapporto fornito dall’agenzia investigativa, i gruppi di trafficanti in Honduras si stanno ramificando nella produzione di cocaina. Le autorità dell’Honduras hanno sequestrato circa 40.000 piante di coca solamente nel 2019, un grande balzo in avanti rispetto alle 5.000 distrutte nel 2018. 

La repubblica dell’Honduras sembra essere ancora nelle prime fasi della produzione locale di cocaina. Nonostante ciò si parla di uno sforzo interessante per i trafficanti, data la possibilità di ridurre i costi e accorciare le catene di approvvigionamento.

Cortés: criminalità organizzata in tutte le sue forme

L’indagine di InSight Crime ha individuato il dipartimento di Cortés come epicentro della criminalità organizzata honduregna in tutte le sue forme.

Il dipartimento si trova sul confine occidentale dello stato al confine con il Guatemala e ospita il principale porto marittimo del paese, Puerto Cortés e il centro finanziario, San Pedro Sula.

A Cortés sono situate le principali rotte del contrabbando del paese. Qui, secondo i dati, convergono anche una serie di altre economie illecite, tra cui estorsione, riciclaggio di denaro, traffico di migranti e traffico sessuale.

In questa zona si assiste inoltre ad un violento scontro tra bande di strada. Secondo il reconto dell’agenzia investigativa i gruppi detti MS13 e Barrio 18, sono trincerate nei quartieri intorno a San Pedro Sula. Le bande di solito gestiscono racchette di estorsione, ma ultimamente, secondo  InSight’s Crime sono  passate anche a gestire anelli di traffico di droga e sesso. In alcune aree urbane, l’MS13 ora domina la distribuzione locale di marijuana e addebita l’affitto ai rivenditori che operano nei suoi territori.

Honduras:  InSight’s Crime parla di matrimonio tra politica e criminalità organizzata

Secondo l’indagine condotta da InSight Crime, i legami tra il partito nazionale al governo dell’Honduras e la malavita del paese si sono infittiti sotto la guida dell’attuale presidente Juan Orlando Hernández. Anche se i legami criminali del partito risultano antecedenti all’arrivo del presidente nel 2014. I membri della famiglia di Hernández, che comprende il fratello Tony, trafficante di droga, e la sorella Hilda, hanno fuso politica e criminalità organizzata.

Hilda Hernández, morta nel 2017 in un incidente in elicottero, pare abbia creato una rete di organizzazioni non governative e società di copertura attraverso le quali avrebbe sottratto fondi governativi per finanziare numerosi illeciti. Juan Antonio  detto “Tony” Hernández è stato riconosciuto colpevole di contrabbando di tonnellate di droga negli Stati Uniti nel 2019.

A confermare tali ipotesi vi sono anche diversi documenti del tribunale che parlano del presidente Hernández come un co-cospiratore nel giro del traffico di cocaina di suo fratello. Tuttavia, il presidente non ha mai affrontato accuse penali e ha continuamente negato qualsiasi connessione con il traffico di droga.

I legami criminali del Partito Nazionale, secondo le indagini di InSight Crime si estendono anche a livello locale in tutto l’Honduras. Secondo le indagini sono implicati anche funzionari del partito con i trafficanti di droga sul confine occidentale e sulla costa atlantica.

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