L’Hogwarts Express “è partito” oggi domenica 1° settembre, come ogni anno, dal 1997 al binario 9 e 3/4 della stazione ferroviaria di Londra, la King’s Coss, il treno più sognato tra i lettori fantasy degli ultimi 20 anni, che da tradizione lascia il binario alle 11 in punto.
La mano che si cela dietro la più celebre saga di romazi a sfondo fantastico è quella di Joanne K. Rowling, meglio nota al pubblico con lo pseudonimo J.K.Rowling. Questa scelta, è stata proposta dalla casa editrice per celare la sua identita di genere. Supponevano che il lettore avrebbe dato per scontato un autore uomo e di conseguenza avrebbe avuto una maggiore considerazione del pubblico.
La saga non ha bisogno di presentazioni, 7 libri, 8 film, per raccontare la storia che ha appassionato, e continua ad appassionare, un infinità di individui. Non solo bambini, come il genere appartenente potrebbe far pensare (se sei un babbano), perché è questo che la gente pensa, che le avventure del maghetto siano riservate ai piu piccoli. Pensiero più sbagliato non esiste. Harry Potter, nasce si, come racconto per bambini, ma libro dopo libro, assieme ai protagonisti, cresce anche l’importanza e l’audacia della storia proposta. Come Hermione, Harry e Ron anche la storia diventa mano a mano sempre piu adulta e cruda.
Dopo il quarto libro con, allarme spoiler, il ritorno di Voldemort, ci si puo rendere definitivamente conto che la storia che stimo leggendo ha subito una incontrvertibile mutazione stilistica. I toni si adattano all’importanza del racconto e rispecchiano ciò che è realmente, non solo una serie di romanzi da leggere ai bambini prima di dormire, usa questa facciata, quei candidi disegni in copertina come maschera.
La storia è capace di farti provare tutto. Durante la lettura ridi assieme a loro, assieme a loro piangi, assieme a loro hai paura. Sopratutto la paura, ti si affianca, ma impari a gestirla, capisci come spesso le ingiustizie siano di casa, come il mondo non sempre è come ci si aspetta e che non sempre le cose vanno come dovrebbero andare. La storia del piccolo Harry, il bambino occhialuto e un po’ imbranato è quindi una semplice e banale prima impressione, è la punta di un ghiacciaio vista come immensa, se non si tiene conto di quello che c’è veramente sotto la superficie dell’acqua.
Nei film, per quanto troppo spesso dissimili dai libri, gli autori riescono a rendere perfettamente il lento inasprimento della storia che si fa sempre piu reale, rimanendo fantasy, con l’immagine sempre più cupa della Warner Bros. Questa fa capire che la storia sta diventando sempre piu rischiosa, sempre piu matura, sempre piu reale da un punto di vista anche sociale. Va ad affrontare problematiche che riscontriamo anche noi in prima persona ogni giorno, come il razzismo di Voldemort, l’attivismo nei confonti dei più sfortunati di Hermione, il bullismo nei confronti dei più deboli e centinaia di altri temi perennemente presenti pagina dopo pagina.
I libri permettono di introdurci in situazioni analoghe alle nostre, dandoci però la possibilità di un punto di vista oggettivo, fortuna che non ci è data nel quotidiano. Ci offrono centinaia di spunti di pensiero, spesso anche con una profondità importante.
La complessità della narrazione, negli anni si è evoluta a tal punto da essere quasi sprecata per un pubblico puramente fanciullesco, un bambino non ha le basi adatte per comprendere a pieno tutto quello che accade e quello che ne deriva. In definitiva, la saga di Harry Potter è l’ennesimo dono della geniale letteratura inglese e quest’ultima grande storia si va ad aggiungere alle altre mille raccontate sulla sua ricca terra.
