venerdì, Marzo 29, 2024

Herbert Hoover il Presidende della depressione americana

Herbert Hoover il presidende della depressione americana nasce il 10 agosto 1874. Herbert Hoover nasce in una famiglia borghere: il padre, Jessie, ha origini svizzere e tedesche, mentre la madre è canadese. Entrambi i suoi genitori sono quaccheri.

Herbert Hoover rischia la morte

All’età di due anni contrae una grave forma di laringite difterica, che lo porta sulla soglia della morte, viene salvato da suo zio John. Proprio presso suo zio va a vivere nel 1885, in Oregon a Newberg, dove gli viene impartita un’istruzione molto rigorosa.

Dopo gli studi universitari

Dopo aver studiato all’Università di Stanford come ingegnere, viene candidato alla presidenza degli Stati Uniti nel 1928 nel partito Repubblicano. Il suo sfidante è il democratico Alfred E. Smith, già governatore di New York. Entrambi i candidati promettono di migliorare le condizioni di vita degli imprenditori agricoli. Senza dimenticare l’impegno per leggi sull’immigrazione e di mantenere la politica isolazionista degli Stati Uniti. Diversa invece la loro opinione sul Volstead Act, che mette fuori legge la vendita di birra e liquori. Smith desidera abrogarla, mentre Hoover si rivela un proibizionista e vuole pertanto mantenerla. La vittoria del candidato repubblicano si materializza sia grazie al boom economico, sia grazie ai dissidi interni al Partito Democratico. A quel tempo molto diviso soprattutto sui temi del proibizionismo e religiosi.

Herbert Hoover il Presidende

Herbert Hoover non conosce l’insidia di Wall Street


E così Hoover entra in carica nel 1929, ignaro della terribile crisi economica conseguente al crollo di Wall Street. Infatti di lì a pochi mesi la crisi interesserà gli Stati Uniti e lui dovrà affrontarla in prima persona. Nella sua prima conferenza stampa promette una nuova fase di relazioni con i giornalisti, spiegando di non volere alcun portavoce. Nei suoi primi centoventi giorni da presidente, terrà più conferenze di qualsiasi altro presidente nella storia.

Herbert Hoover il Presidende

Il suo pensiero politico


Pur essendo personalmente convinto che in campo economico il governo sia chiamato a intervenire in maniera attiva e costante, nella realtà dei fatti egli si rivela un liberista ortodosso. Tenta di evitare il declino del Paese con continue rassicurazioni ottimistiche sulla possibilità di superare la recessione. In qualità di presidente prova a convincere i cittadini che la crisi potrà essere superata in breve tempo, ma i suoi tentativi si rivelano poco efficaci. Per questo motivo la sua popolarità cala nel giro di breve tempo e a complicare la situazione interviene il suo rifiuto ad assegnare alle persone disoccupate sussidi federali.


I filmati del presidente Hoover e della sua famiglia: l’anteprima unica della Casa Bianca


Herbert Hoover si ricandida


Nel 1932 il Partito Repubblicano, rinunciando a qualsiasi possibilità di successo decide di candidarlo nuovamente per le presidenziali. Herbert Hoover è consapevole di essere destinato alla sconfitta, e così si avvia a una campagna elettorale particolarmente frustrante. Arriva a detestare il ruolo di presidente, tuttavia sceglie di correre ancora soprattutto per orgoglio. Una volta ufficialmente candidato pensa in un primo momento di tenere solo uno o due discorsi, lasciando il resto della campagna ai suoi delegati. Quando vede che i sondaggi mostrano i repubblicani prossimi a una sconfitta di dimensioni clamorose, accetta di esporsi in misura maggiore. Tiene nove discorsi alla radio durante i quali difende la sua amministrazione e la filosofia che l’ha ispirato.
Hoover viene sconfitto da Franklin Delano Roosevelt, candidato democratico, ottenendo solo il 39.7 % dei voti, contro il 57.4 % conquistato dall’avversario.

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