Henryk Sienkiewicz è uno scrittore e giornalista polacco, della seconda metà 800 ed inizio 900. Il successo dello scrittore arriva con l’opera Quo vadis? che gli regala il Premio Nobel della letteratura. Inoltre, il romanzo celebre del letterato trae ispirazione dall’Italia, in cui a Roma coglie il titolo dell’opera, tra la via Appia Antica e via Adreatina. Tra le opere di Sienkiewicz, ci sono: Janko il musicista, Il guardiano del faro, Col ferro e col fuoco, Invano, Quo vadis? ed altre.
Henryk Sienkiewicz chi è?
Henryk Sienkiewicz nasce ad Wola Okrzejska, il 5 maggio 1846 e decede a Vevey il 15 novembre 1916. La terra di origine è la Polonia, al tempo sotto il dominio dell’Impero russo. Inoltre, la famiglia ha discendenze tartare ed i genitori sono Józef Sienkiewiecz e Stefania Cieciszowska. Negli anni sessanta, Henryk frequenta prima la scuola di ginnasio, poi di giurisprudenza a Varsavia. In seguito, Henryk consegue la laurea in lettere e decide di frequentare anche gli studi di medicina.
Henryk Sienkiewicz: l’impiego a Varsavia
Negli anni settanta circa, Henryk esegue diverse recensioni per delle riviste a Varsavia e trova impiego presso dei quotidiani come articolista, di cui: Gazeta Polska e Czas. A fronte di ciò, lo scrittore decide di mettere come propria firma agli articoli, il nominativo Litwos.
Il successo letterario
Negli anni successivi, esce il primo romanzo dal titolo Invano, a cui segue la Trilogia con: Il diluvio, Col ferro e col fuoco, il signor Wolodyjowski. Di fatto, i protagonisti della prima opera letteraria diventano la storia in tre parti, nella distinzione di tre puntate. Inoltre, l’autore ottiene la fama tra il pubblico, con ampia diffusione soprattutto in Polonia. Durante il dominio russo, la Polonia ritrova negli scritti dell’autore polacco, la speranza di libertà. A ragion per cui, lo scrittore diviene nella terra di origine, il simbolo della volontà d’indipendenza dalla schiavitù nazionale.
I viaggi
Nel 1800 circa, lo scrittore decide di compiere dei viaggi all’estero, di cui: Russia, Francia, Svizzera, Germania, Grecia, Egitto, Turchia, India, Stati Uniti ed Italia. Agli inizi degli anni novanta, l’autore polacco decide il trasferimento a Roma, dove ottiene la guida del pittore Siemiradzki. Durante il tragitto della via Appia Antica della capitale italiana, lo scrittore raggiunge l’apocrifo degli Atti di Pietro. Di fatto, la tradizione narra dell’incontro di Cristo con l’apostolo Pietro, che fugge da Roma. A fronte di ciò, la domanda del Cristo a Pietro: Domine, quo vadis? e la nascita del titolo del romanzo dello scrittore.
Le opere dello scrittore
Sono numerose le opere che compone Sienkiewicz, durante la carriera letteraria. Tuttavia, le opere principali dell’autore sono: Schizzi al carboncino, Il vecchio servitore, Invano, Il guardiano del faro, Bartek il vincitore, Col ferro e col fuoco, Senza dogma, La famiglia Polaniecki, Hania, I cavalieri della croce, Natura e vita, Per deserti e per foreste, In cerca della felicità, Quo vadis? ed altre.
La morte
Henryk Sienkiewicz decede a Vevey (Svizzera), il 15 novembre del 1916. Il 27 novembre dello stesso anno, le spoglie dello scrittore vengono portate nella cattedrale di Varsavia.