“Uno dopo l’altro”, questa è la tagline di HARPER’S ISLAND, serie tv statunitense trasmessa nel 2009 sul canale CBS (in Italia su RaiDue).
Di genere thriller/horror, è una vera e propria survival serie, che di certo non rimarrà indelebile nella storia delle serie tv (probabilmente motivo per cui fu cancellata al termine della prima stagione), però per chi ama il genere potrebbe non essere male, il tema è infatti rappresentato fedelmente.
Lo show è ambientato su un’isola (la Harper’s Island del titolo) nella quale sette anni prima dei fatti narrati il serial killer John Wakefield uccise sei abitanti. La protagonista, Abby, che subito dopo i tragici eventi lasciò l’isola (la madre, nonché moglie dello sceriffo, fu una delle sfortunate vittime), vi ritorna a malincuore in occasione dell’invito di partecipazione al matrimonio del suo migliore amico, Henry, con Trish. Decide quindi di tornare a casa affrontando di nuovo il padre e il luogo della morte della madre. Gli invitati vengono portati sull’isola con un battello. Inizialmente il gruppo si compone di oltre 20 membri, ma dal momento della partenza iniziano ad avvenire misteriose e atroci morti e gli invitati alla festa vengono eliminati “uno dopo l’altro”, come puntualmente ammonisce la voce minacciosa ed angosciante al termine dei titoli iniziali. Il misterioso killer sembra realmente voler ripercorrere le gesta di John Wakefield e, mentre gli omicidi si ripetono con ritmo serrato, antiche amicizie vengono messe alla prova e vecchi segreti vengono alla luce.
Tra le curiosità della serie c’è da segnalare che gli attori e le attrici non sapevano della morte dei loro personaggi fino al giorno in cui la sceneggiatura dell’episodio veniva loro data. In più, su un sito web dedicato allo show, la CBS creò una chat online dove ogni settimana la “vittima di turno” della serie rispondeva a domande e commenti dei telespettatori che cercavano di risolvere il mistero dell’isola.
Tra il cast figurano vari volti noti del piccolo schermo, tra cui Elaine Cassidy, Katie Cassidy, Christopher Gorham e il più navigato Jim Beaver.
L’idea di sceneggiatura non era male, il tema survival era rispecchiato abbastanza bene dati i continui colpi di scena tipici del “ne resterà soltanto uno!”, però non ebbe fortuna, e quindi non si guadagnò un rinnovo nello spietato mondo della televisione.