sabato, Aprile 20, 2024

Happy Birthday, AC Cobra!

Un pezzo di storia delle quattro ruote sta per raggiungere il mezzo secolo. La AC Cobra, il simbolo delle auto sportive, dal grande motore e tutta manuale, è al suo 50esimo anniversario. Nata in Inghilterra, è negli USA dove questo modello entra nella leggenda automobilistica, grazie alle cure speciali del mitico Carroll Shelby. In questo articolo, vi raccontiamo la storia di questo marchio, destinato a mantenere il suo posto nel firmamento meccanico.

Qual è la storia della AC Cobra?

La AC Cars ha origina in Inghilterra, e produce il primo modello di Cobra nel 1962. La base di partenza è la Ace 3.6, una vettura scoperta a due posti che la casa produceva già da un po’. La AC decide di mandare in pensione il motore originale, un sei cilindri in linea, per montare un grosso V8 americano. Si rivolgono a Carroll Shelby, ex pilota ed ora titolare di un’officina, il quale si occupa dei test di una Ace con un telaio modificato, con un motore Ford Windsor da 4.7 litri. La 260 eroga 260 CV, e accelera da 0 a 100 Km/h in 5.5 secondi. Shelby la mette alla frusta tra le strade di Los Angeles, sverniciando le Corvette! Della prima Cobra sono prodotti 75 esemplari.

Le evoluzioni successive

Dalla 260 Cobra nascono diverse declinazioni, con motori sempre più potenti. La più famosa è la 427 del 1965, una Cobra progettata e costruita interamente dalla Shelby American. Il motore Windsor da 260 pollici cubici lascia il posto ad un motore più grande, un V8 Ford da ben 427 pollici cubici, o 7 litri per noi europei. La potenza sale a 427 CV, e l’accelerazione da 0 a 100 Km/h scende a 4.5 secondi. La 427 diventa la base per la Daytona, la macchina con cui Carroll coltiva il sogno di battere le Ferrari a Le Mans. Caratterizzata da una carrozzeria coupé dall’insospettabile efficienza aerodinamica, la Cobra Daytona non batterà mai la Rossa alla Sarthe, ma le ruberà successi a Daytona e a Sebring, più al mondiale FIA di Sportscar.


Shelby Cobra Daytona Coupe, in vendita l’anti cavallino


Dalla 427 deriva inoltre un’altra versione speciale, la Super Snake. Shelby prende due esemplari della sua creatura e vi monta ben due compressori volumetrici, aumentando la potenza a 800 CV. Una potenza così mostruosa da terrorizzare l’attore comico Bill Cosby, che ne usa una per girare uno spot nel 1968. L’esemplare viene venduto ad un privato che…finisce nell’oceano! Oggi l’esemplare è restaurato ed è in vendita ad un’asta negli Stati Uniti.


Shelby Cobra 427 Super Snake, un unicorno all’asta


Anche AC in Inghliterra prosegue la sua produzione indipendente dalla Shelby. Nel 1964 realizza la A98 Cobra, vettura anch’essa studiata per Le Mans. Tuttavia, il suo debutto in Francia è ostacolato da un tizio che ha la bella pensata d’infilare un giornale all’interno del serbatoio, causando il ritiro della macchina dopo sette ore. La 289 Sports, la “Cobra inglese”, è del 1966: monta un motore Ford 289, ma non porta più il nome Cobra, essendo che la Ford ne ha acquistato i diritti nello stesso anno.

La AC Cobra oggi

La produzione della Cobra, sia dalla AC Cars che dalla Shelby American, si conclude alla fine degli anni sessanta. La compagine americana si concentra sulle elaborazioni della Ford Mustang e dei modelli Dodge e Chrysler (Carroll collabora allo sviluppo della Viper a partire dal 1989), mentre la parte inglese chiude i battenti. Il mito della Cobra prosegue attraverso alcune repliche di aziende specializzate, alcune delle quali tutt’ora esistenti.

Il ritorno di fiamma è datato 1999, quando la rifondata Shelby American propone la Heritage Cobra, identica all’originale ma con la carrozzeria in alluminio. Disponibile sia con il motore Ford 289 che 427, poteva arrivare fino a 750 CV. In Europa, nel frattempo, AC Cars rinasce nel 2009 quando il marchio viene rilevato dalla Acedes Holdings. Grazie ad accordi con società tedesche e americane, la rinnovata AC produce nuove versioni della Cobra, con motori che vanno dal 4 cilindri di 2.4 litri al V8 6.2 mutuato dalla Corvette attuale. Nel 2020 è stata lanciata una versione elettrica, prodotta in 58 esemplari, e con un’autonomia di 240 Km.


Il sito ufficiale di AC Cars


Riccardo Trullo
Riccardo Trullo
Aspirante giornalista sportivo e membro orgoglioso della famiglia Periodicodaily. La mia specialità è il motorsport, in particolare la MotoGP ed il panorama americano di NASCAR, IndyCar, IMSA. Non disdegno la F1, campionato che seguo da una vita. E già che ci sono, butto un occhio nel settore delle auto di serie.

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