Haftar distrugge sistemi di difesa aerea turchi

0
809
Haftar

Le forze guidate dal feldmaresciallo Khalifa Haftar hanno effettuato ieri una serie di attacchi aerei contro le forze del Governo di Accordo Nazionale [GNA]. Nell’attacco, oltre ai danni ingenti di materiale bellico vengono distrutti 3 sistemi di difesa aerea turco.

Haftar e la sua guerra frontale con la Turchia

Secondo i media, gli attacchi sono avvenuti nella zona del castello e del ponte al-Sadada. Alcuni degli attacchi erano diretti contro un sistema di difesa aerea turco situato anch’esso nella regione.

Fonti di Al-Masdar News sostengono che il sistema missilistico turco è distrutto, così come la sua installazione radar. Il canale televisivo locale Libia 24 ha confermato l’attacco. Secondo fonti locali, il sistema di difesa aerea turco distrutto fa parte del recente dispiegamento nella regione del MIM-23 Hawk.

Alcuni ufficiali dell’esercito libico hanno riferito che gli attacchi aerei hanno preso di mira le difese aeree turche recentemente installate ad Al-Sadada, il che è importante perché il governo delle forze dell’Accordo Nazionale ha radunato le proprie truppe nella zona per una potenziale offensiva a Sirte.


Haftar vuol trasferire il potere in Libia alla LNA


Haftar non ha ancora commentato le notizie di attacchi aerei.

L’8 luglio presso la base aerea libica al-Watiya, situata a 140 chilometri da Tripoli, sono distrutti tre sistemi missilistici antiaerei turchi MIM-23 Hawk e sistemi di guerra elettronica e radar di produzione ucraina.

La struttura è in fase di occupazione delle forze del Governo di Accordo Nazionale (Gna) della Libia. Secondo quanto riportato dai media, il caccia Mirage 2000-9 dell’attacco aereo dell’Aeronautica Militare degli Emirati Arabi Uniti, decollato dall’Egitto, presumibilmente dalla base aerea Sidi-Barani.

Il rappresentante dell’operazione “Vulcano dell’Ira” del Gna libico Abdulmalik al-Medeni ha poi confermato che i caccia di fabbricazione francese sono in servizio presso l’Aeronautica Militare degli Emirati Arabi Uniti. I Mirage 2000-9 sono equipaggiati con missili aria-terra.

Guerra civile libica

In Libia sono in corso scontri armati tra sostenitori di diversi leader. Il Paese è guidato dal Governo dell’Accordo Nazionale (Gna), guidato dal primo ministro Fayez Saraj, il “governo dell’Est” guidato da Abdullah Abdurrahaman at-Thani.

Il governo orientale è sostenuto dal comandante dell’Esercito nazionale libico, Khalifa Haftar.

Si ricorda che il 13 gennaio a Mosca si sono svolti i negoziati tra i capi dell’Esercito nazionale libico (Lna) Khalif Haftar e il governo dell’Accordo nazionale (Gna) Faiz Sarraj. Erano presenti anche membri dei Ministeri degli Esteri di Russia e Turchia.

Le condizioni di Haftar per raggiungere la pace

Durante l’incontro il comandante dell’Esercito Nazionale Libico (LNA), il feldmaresciallo Khalifa Haftar, ha notificato alla Russia le condizioni per il proseguimento dei negoziati per la firma di un accordo di pace in Libia.

Secondo le richieste di Haftar, le milizie che operano in Libia sono tenute a consegnare le armi nel periodo da 45 a 90 giorni. Questo processo dovrebbe essere controllato da una commissione speciale creata dall’Lna insieme all’Onu.

Haftar ha anche rifiutato di riconoscere la Turchia come intermediario per risolvere la situazione in Libia, poiché la parte turca non è neutrale e sostiene il governo dell’accordo nazionale (Gna).