giovedì, Aprile 25, 2024

Hackerata l’agenzia per la sicurezza nucleare americana

Hackerata l’agenzia per la sicurezza nucleare americana. Le agenzie all’interno del Dipartimento dell’Energia, compreso il dipartimento per l’energia e l’amministrazione per la sicurezza nucleare, incaricate di conservare le scorte di armi nucleari USA, hanno subito un hackeraggio. Il Dipartimento afferma di avere le prove che gli hacker hanno violato i loro network nell’ambito di una vasta operazione di spionaggio che ha colpito almeno una dozzina di agenzie federali.

Hackerata l’agenzia nucleare USA: cos’è successo?

L’agenzia nuclelare USA è stata hackerata. Le agenzie all’interno del Dipartimento dell’Energia (DOE) sono state violate da un massiccio attacco hacker che ha coinvolto una dozzina di agenzie federali. Gli hacker hanno violato anche il dipartimento per l’energia e l’amministrazione per la sicurezza nucleare, incaricate di conservare le scorte di armi nucleari USA. Il portavoce del DOE, Shaylyn Hynes, ha confermato che le reti aziendali per la National Nuclear Security Administration (NNSA) sono state colpite. Questo attacco fa parte dell’infiltrazione al software SolarWinds. Hynes ha riferito che il Dipartimento sta indagando sull’incidente in coordinamento con i partner federali.

Il portavoce ha detto: L’indagine è in corso e la risposta a questo incidente sta avvenendo in tempo reale. A questo punto, l’indagine ha scoperto che il malware è entrato in funzione solo nelle reti aziendali. Non ha avuto alcun impatto sulle funzioni di sicurezza nazionale essenziali della missione del Dipartimento, inclusa la National Nuclear Security Administration (NNSA). Quando il DOE ha identificato un software vulnerabile, è stata intrapresa un’azione immediata per mitigare il rischio e tutto il software identificato come vulnerabile a questo attacco è stato disconnesso dalla rete DOE”.

Diverse agenzie federali sono sotto attacco hacker

Politico ha riferito che altre agenzie energetiche hanno trovato attività sospette nelle loro reti. Tra queste ci sarebbero la Federal Energy Regulatory Commission (FERC), i laboratori nazionali di Sandia e Los Amos in New Mexico e Washington; l’ufficio per il trasposto sicuro e il Richland Field Office del Dipartimento dell’Energia. Secondo Politico, la FERC avrebbe subito i danni peggiori.

Da diversi giorni le agenzie del governo americano sono sotto attacco hacker. Le agenzie colpite come parte di un massiccio sforzo di spionaggio sono il Dipartimento della sicurezza interna, il Dipartimento di Stato; il Dipartimento del Tesoro, il Dipartimento del Commercio e il Pentagono. La violazione potrebbe essere molto più ampia. Infatti SolarWinds conta come clienti la maggior parte delle agenzie federali statunitensi, insieme a più di 400 delle società Fortune 500 statunitensi. L’azienda ha stimato all’inizio di questa settimana che circa 18.000 dei suoi clienti potrebbero essere stati colpiti dalla violazione. Il Washington Post, domenica scorsa, aveva attribuito l’attacco contro SolarWinds ad un gruppo di hacker militari russi noto con il nome di “Cosy Bear”.

I senatori sono turbati dalla violazione

La senatrice Deb Fischer, presidente della sottocommissione del Comitato per i servizi armati del Senato sulle forze strategiche con giurisdizione sull’NNSA, ha dichiarato di essere “turbata” dalla violazione e di aver richiesto un briefing al Dipartimento dell’Energia il prima possibile. Ha detto: “Ho grande fiducia nella sicurezza e nella protezione delle nostre armi nucleari. Tuttavia, sono turbata dalle notizie secondo cui gli hacker hanno avuto accesso alla rete della National Nuclear Security Administration. Il nostro deterrente nucleare è il fondamento della nostra sicurezza nazionale. L’infrastruttura e i sistemi informatici della NNSA svolgono un ruolo vitale e devono essere protetti. Questo rapporto rafforza la necessità di modernizzare la nostra impresa nucleare al fine di garantire che rimanga sicura, protetta ed efficace di fronte alle minacce in evoluzione “.

Hackerata l’agenzia federale: il silenzio di Trump

Trump non ha detto nulla sul preoccupante attacco, che è passato inosservato per mesi dalle agenzie di intelligence della sua amministrazione. Mentre quelle agenzie ora si mobilitano per valutare il danno, il Presidente rimane in silenzio sulla questione. E’ solo preoccupato della sua sconfitta elettorale e delle sue affermazioni inventate di frode elettorale diffusa. La massiccia violazione dei dati, rivelata nelle ultime settimane dell’amministrazione Trump, equivale a una conclusione drammatica per una presidenza offuscata da questioni di deferenza verso la Russia e tentativi infruttuosi di allacciare i rapporti con il suo presidente, Vladimir Putin. Proprio come ha in gran parte ignorato l’ultima ondata di casi di coronavirus, Trump sembra aver quasi abdicato alle responsabilità nelle sue ultime settimane in carica.

Biden: la sicurezza informatica sarà una priorità assoluta

Dopo che l’agenzia federale è stata hackerata, il presidente eletto Joe Biden ha partecipato ai briefing dell’Intelligence e ha promesso di rendere la sicurezza informatica una priorità assoluta. Biden ha affermato: “I nostri avversari dovrebbero sapere che, in qualità di Presidente, non starò a guardare di fronte agli attacchi informatici alla nostra nazione. Voglio essere chiaro: la mia amministrazione renderà la sicurezza informatica una priorità assoluta a tutti i livelli di governo”.

La presidenza Trump finisce come è iniziata

I senatori sono rimasti sbalorditi che il presidente Trump non abbia ancora detto una parola su questa grave violazione della sicurezza americana. L’incidente sottolinea quanto poco gli sforzi di Trump per corteggiare Putin abbiano fatto per migliorare le relazioni con Mosca negli ultimi quattro anni. Trump conclude il suo mandato di fronte a uno dei tentativi più sfacciati della Russia fino ad oggi di infiltrarsi nei sistemi americani.


Attacco hacker al governo USA: sospetti sulla Russia

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