venerdì, Aprile 19, 2024

Guerra in Ucraina: Biden dice che Putin è un criminale di guerra

Mentre continuano i bombardamenti nella guerra in Ucraina, il presidente americano Joe Biden ha affermato che Putin è un criminale di guerra. Intanto, proseguono i negoziati di pace tra Mosca e Kyiv.

Guerra in Ucraina: cosa ha detto Biden?

Il presidente americano Joe Biden, mentre parlava con i giornalisti alla Casa Bianca, ha definito per la prima volta il presidente russo Vladimir Putin un criminale di guerra. Non si è fatta attendere la risposta di Mosca. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peksov, ha affermato che una simile definizione è “inaccettabile e imperdonabile”. Intanto, la guerra in Ucraina entra nel suo ventunesimo giorno e le forze russe continuano a bombardare le città ucraine. A Chernihiv, 13 persone, tra cui alcuni bambini, sono stati uccisi mentre erano in fila per il pane. A Mariupol, è stato bombardato un teatro dove si nascondevano centinaia di civili. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, ha definito il bombardamento del teatro “un orrendo crimine di guerra”. Kuleba ha poi affermato che “l’edificio è completamente in rovina” e ha chiesto all’Occidente di “fermare i criminali di guerra russi”.  

Anche nella capitale Kyiv si sono verificati dei bombardamenti. I missili hanno colpito diverse case private. Secondo quanto riferito dai servizi di emergenza di Kyiv, l’edificio nel distretto sud-orientale di Darnytskiy della città è stato danneggiato dopo che delle schegge hanno colpito il 16° piano facendo divampare un incendio. Una persona è morta e tre ferite sono rimaste ferite. Le forze russa hanno anche attaccato la città di Merefa. La città è stata colpita da un attacco aereo alle 3:30 ore locali. A seguito dell’attacco, una scuola è stata danneggiata e un centro comunitario distrutto. I funzionari ucraini di Merefa hanno riferito che ci sono vittime tra i militari ucraini.

Proseguono i negoziati

Intanto, proseguono i negoziati tra Mosca e Kyiv. Il Financial Times ha pubblicato del piano di pace in Ucraina. Il piano, diviso in quindici punti, includerebbe la rinuncia da parte dell’Ucraina all’ingresso della NATO e la promessa di non ospitare basi militari straniere o armi.  In cambio, Kyiv chiede la protezione da parte di USA, Gran Bretagna e Turchia. Il piano include anche il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe se l’Ucraina dichiarasse la neutralità.  Tuttavia, Kyiv ha fatto sapere che “sono solo le richieste di Mosca”.

Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha affermato che un accordo è ancora lontano. “Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale. Ci sono una serie di fattori che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell’esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l’economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione”, ha detto Kuleba. Il presidente ucraino Zelensky ha invece sottolineato che i negoziati con Mosca “sono ancora in corso e sono abbastanza difficili”. Zelensky ha poi detto che “la fine della guerra è la priorità dei negoziati e il mondo deve riconoscere che la Russia è uno Stato terrorista”.  


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