Guantanamo Bay: USA chiudono il segreto “Camp 7”

L’esercito degli Stati Uniti ha chiuso l’un tempo segreto “Camp 7” presso Guantanamo Bay. Si trattava di una struttura di detenzione per sospetti terroristi. Tra questi ultimi, sembra ci fossero anche dei sospetti coinvolti nell’attentato dell’11 settembre.

Guantanamo Bay ha chiuso il “Camp 7”?

Le forze armate statunitensi hanno chiuso il cosiddetto “Camp 7” nella nota struttura detentiva per sospetti terroristi di Guantanamo Bay. Un tempo segreto, il “Camp 7” ospitava alcuni terroristi tenuti prigionieri nella struttura principale, tra cui dei sospetti dell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Vi era detenuto infatti Khalid Shaikh Mohammed, la presunta mente dietro gli attacchi di quel giorno. Secondo quanto fatto sapere dal Comando Sud degli USA, il trasferimento dei detenuti rinchiusi nella struttura è avvenuto “in sicurezza e senza incidenti”. Tale trasferimento è parte di un consolidamento di tutti i detenuti da tre a due unità di detenzione. Questo si pone come obiettivo quello di incrementare l’efficienza operativa, nonché la riduzione dei costi operativi.

Il Camp 7 era una dei più segreti di Guantanamo

Il Camp 7 era sempre stato uno dei centri più segreti di Guantanamo. Si trattava sostanzialmente di una struttura di massima sicurezza, nonché un “sito neri” a gestione USA. Il Pentagono si è sempre rifiutato di fornire informazioni dettagliate riguardo al campo, né la stampa ha mai potuto riconoscerne l’ubicazione attraverso una visita. Gli stessi avvocati dei detenuti necessitavano di un permesso speciale del tribunale per accedervi. I funzionari riportano che il Camp 7 stava riscontrando dei problemi strutturali per delle acque reflue e frequenti interruzioni di corrente. Inoltre, il Pentagono aveva messo definitivamente da parte i piani per i finanziamenti dell’unità detentiva.

L’amministrazione Biden potrebbe far chiudere l’intera Guantanamo Bay

Si pensa che il presidente Biden intenda chiudere l’intera struttura a Guantanamo Bay, e che quindi la chiusura del “Camp 7” non sarà l’unica in questo periodo, nonostante una mossa di questo tipo debba prima avere l’approvazione del Congresso. Il segretario stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha dichiarato: “Ci sono molti attori di diverse agenzie che devono prendere parte a questa discussione politica sui passi avanti”.

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