Una storia drammatica quella che arriva dalla Gran Bretagna ai danni di un neonato. Una giovane donna, Sinead Connett, 29 anni si è macchiata di un reato terribile. Dopo aver partorito il bambino lo ha chiuso in alcuni sacchetti di plastica, abbandonato per tre giorni nella parte posteriore dell’auto e sepolto nel giardino dei suoi genitori a 200 km da casa. La vicenda. Nel 2013 sembra andare tutto per il verso giusto. Si era trasferita nel Bedfordshire con il fidanzato Jonathan Layfield e aveva trovato un impiego nel settore delle risorse umane. Da lì a poco però, il fidanzato venne licenziato perché colto in flagranza nello scambio di mail a luci rosse con una minorenne. Scoperta la gravidanza, la giovane, attribuiva la pancia ad un problema di salute e tentava con ogni mezzo di giustificarsi e di coprire quell’bambino non proprio desiderato. Il corpicino è stato ritrovato dopo tre anni per pura casualità. Il sistema di drenaggio del giardino ha dato segni di mal funzionamento è la famiglia si è trovata costretta a chiamare un idraulico che, si è trovato di fronte ad un neonato con il cranio fracassato. Gli inqurenti a quel punto hanno iniziato le indagini e ad interrogare la donna la quale ha cercato riparo raccontando menzogne su menzogne. Dopo tre mesi di bugie la giovane è crollata ammettendo di essere stata lei l’artefice del macabro gesto. È stata condannata a 12 mesi di reclusione.