giovedì, Aprile 25, 2024

Governo Bennett: niente accordo per legge sulla cittadinanza

Dopo un dibattito durato una notte intera, la Knesset non è riuscita a trovare un accordo in merito alla proroga della controversa legge sulla cittadinanza. Tale legge vale per i palestinesi che sono sposati con cittadini israeliani. Si tratta di una prima disfatta per il governo Bennett, i cui ministri si dicono delusi per il fatto che la mancata approvazione della legge.

Governo Bennett: ancora niente acccordo per la legge sulla cittadinanza?

Al termine di un lungo dibattito notturno alla Knesset, la proroga di una controversa legge sulla cittadinanza non è riuscita a raccogliere la maggioranza necessaria affinché fosse approvata. Tale legge prevede che, per motivi di sicurezza, si impedisca l’estensione in via automatica della cittadinanza di Israele ai palestinesi sposati con cittadini israeliani. Dopo una notte intera di dibattito, il governo alla Knesset ha raggiunto un pareggio, con 59 voti a favore della proroga e 59 contro. Nel corso del dibattimento ha avuto luogo anche una mobilitazione governale dell’opposizione. Si tratta di una prima disfatta per il governo di Naftali Bennett, che si è insediato da circa un mese. I ministri del neo governo si sono dichiarati delusi per la mancata approvazione della legge, così come per il fatto che non si è quindi raggiunto alcun tipo di accordo definitivo.  

I ministri avevano approvato la legge in un sondaggio telefonico

Il Jerusalem Post riporta che il governo aveva modificato la legge nella notte, e che aveva ricevuto l’approvazione dai ministri nel corso di un sondaggio telefonico. Il premier Bennett aveva definito il voto come una mozione di sfiducia. La testata di Gerusalemme fa anche riferimento a un compromesso tra Avelet Shaked, ministro dell’Interno, e Ràam e Meretz, convinti oppositori di questa legge.

Cosa avrebbe previsto la proroga?

Se approvata, la legge modificata sulla cittadinanza avrebbe permesso di estendere lo statuto di sei mesi. Durante questo arco di tempo esteso dalla proroga sarebbe stata istituita una commissione per esaminare soluzioni umanitarie che avrebbero avuto un più lungo termine. Come parte del compromesso, un numero superiore a 1600 palestinesi risiedenti nello Stato di Israele avrebbero avuto la possibilità di avere garantiti i diritti di residenza.


Leggi anche: Naftali Bennett: chi è il nuovo premier israeliano?

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