Glory to Hong Kong: nasce l’inno della rivoluzione

Hong Kong ha un nuovo inno, nato dall'energia dei manifestanti. Ecco a voi la storia di "Glory To Hong Kong", un brano che potrebbe assumere un'importanza storica...

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HONG KONG, HONG KONG - JUNE 12: A protester makes a gesture during a protest on June 12, 2019 in Hong Kong China. Large crowds of protesters gathered in central Hong Kong as the city braced for another mass rally in a show of strength against the government over a divisive plan to allow extraditions to China. (Photo by Anthony Kwan/Getty Images)

Ormai è chiaro a tutti: la protesta che sta avendo luogo da molti mesi ad Hong Kong non è assimilabile a nessuna delle proteste che si verificano tutti i giorni per altre tematiche, ma semmai alle vecchie rivoluzioni che hanno portato alla totale trasformazione della società. Il popolo dell’ex colonia britannica, città che conserva ancora un alto grado di autonomia dal governo centrale cinese, ha dato vita ad una protesta più che accesa mesi fa per chiedere lo stop della nuova legge sulle estradizioni che, di fatto, avrebbe messo nelle mani delle autorità cinesi tutti gli oppositori politici. Tutto ciò ha recentemente fatto la fortuna di un giovane compositore e del suo brano “Glory To Hong Kong”… ma procediamo per gradi.

(Photo by Anthony Kwan/Getty Images)

La dura opposizione della sindaca di Hong Honk e del governo cinese alla protesta è servita a poco e, dopo mesi di ribellione e dopo che il proposito iniziale è stato pienamente raggiunto, non dà segno di volersi arrestare: il sentimento dei manifestanti è talmente forte da spingerli a voler cambiare nel profondo la loro città, a garantirle per sempre un’autonomia piena dal governo cinese, notoriamente non proprio uno dei più democratici al mondo. Questo sentimento così forte a portato addirittura alla pubblicazione di una canzone tanto breve quanto intensa che potrebbe essere tranquillamente considerata come l’inno ufficiale della manifestazione e, se tutto continua ad andare in questa direzione, della Hong Kong del futuro.

Il nuovo inno: Glory to Hong Kong

Il brano in questione ha un titolo decisamente emblematico, “Glory To Hong Kong”, e si tratta di una traccia composta ed incisa anni fa da un musicista semisconosciuto di circa 20 anni: un ragazzo pieno di passione e talento che ha visto la sua vita cambiare completamente dopo che un suo brano è diventato, inaspettatamente, il simbolo della più grande rivolta che sta avvenendo attualmente nel mondo industrializzato. Il giovane cantante, che si fa chiamare semplicemente Thomas, ha creato il brano rielaborando la celebre “Sing Hallelujah To The Lord”, canzone estrapolata dal celebre musical “Les Miserables”, ed ha recentemente pronunciato questa dichiarazione alla BBC:

I tre mesi di protesta avevano provato molto i manifestanti, ma la mia canzone ha donato loro l’energia giusta per sentirsi rinascere ed andare avanti in questa battaglia.

Ricostruire il modo in cui questa canzone è diventata virale è difficile: probabilmente tutto è partito su internet – magari su Twitter, dove molti utenti affermavano di sentire l’esigenza di un inno che raccogliesse ed esaltasse tutte le emozioni avevano portato alla ribellione. Qualcuno avrà dunque ripescato la canzone in seguito a tali richieste, e chissà magari è stato proprio il suo compositore a farsi avanti: indipendentemente dalle dinamiche precise, presto le persone hanno iniziato ad intonare il brano durante ogni sorta di evento pubblico e durante le marce ed i sit-in direttamente connessi alla protesta.

Questo ha reso il brano sempre più celebre fra gli abitanti di Hong Kong, ed ormai può essere dunque considerato a tutti gli effetti un inno: complice anche la sua brevità, che concentra in quattro versi l’energia rivoluzionaria che ha ispirato la rivolta. Vi riportiamo di seguito l’audio di “Glory To Hong Kong”.

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